Mirandola, il nido “Il paese dei balocchi” sarà esternalizzato? Cgil: “A rischio posti di lavoro del personale”
MIRANDOLA - Attraverso una nota stampa, Fp Cgil Mirandola rende nota la decisione dell'Amministrazione comunale di Mirandola, comunicata ai sindacati nel corso di un incontro svoltosi nella giornata di lunedì 3 aprile, riguardo all'esternalizzazione del nido "Il paese dei balocchi" di Mirandola, attualmente gestito attraverso una convenzione con Asp Comuni Modenesi Area Nord fino a fine giugno 2023, di cui si era parlato anche lo scorso anno. Di seguito, la nota stampa di Fp Cgil Mirandola:
"Si è svolto lunedì 3 aprile l’incontro tra le Organizzazioni Sindacali, le Rsu ed il Comune di Mirandola sul futuro del nido d’infanzia “Il Paese dei Balocchi”, attualmente gestito attraverso una convenzione con Asp Comuni Modenesi Area Nord fino a fine giugno 2023.Nel corso della riunione l’Amministrazione comunale ha comunicato la decisione di esternalizzare il nido d’infanzia già a partire dall’anno scolastico 2023/2024, attraverso una procedura di appalto, ancora non avviata, che mette fine di fatto alla gestione pubblica dei servizi all’infanzia della fascia d’età 0-3 anni nel territorio del Comune.
Nel nido comunale “Il Paese dei Balocchi” lavorano 21 persone tra educatrici e personale collaboratore, di cui 17 a tempo determinato, molte delle quali sono precarie storiche del servizio, e per cui già dall’anno scorso, nell’ambito della vertenza dei nidi d’infanzia gestiti da Ucman, la Fp Cgil aveva chiesto di costruire un percorso che portasse alla stabilizzazione del personale in base alla normativa vigente. “L’esternalizzazione del nido mette a repentaglio il posto di lavoro della maggior parte del personale impiegato – afferma Veronica Marchesini della FP Cgil - con preoccupanti ricadute sociali, considerato che solo 4 persone sono a tempo indeterminato e per effetto del recesso del Comune di Mirandola dall’Unione Comuni Modenesi Area Nord sono rientrate alle dipendenze dell’Amministrazione mirandolese stessa”.
Nessuna prospettiva di assunzione a tempo indeterminato, invece, è stata data al personale precario, nonostante la capacità assunzionale in capo al Comune di Mirandola lo potrebbe permettere, e il recesso del Comune dall’Unione che doveva portare ad una migliore gestione dei servizi determina, nei fatti, la fine dei nidi pubblici nel territorio comunale. “Si tratta di una decisione politica – continua la sindacalista Fp Cgil- che scarica sulle condizioni di lavoro del personale di quei servizi le motivazioni di risparmio economico del Comune di Mirandola, e che spiana la strada all’abbassamento dei salari e delle tutele delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso un consapevole dumping contrattuale”. Per questo motivo nei prossimi giorni la Fp Cgil valuterà insieme al personale del nido comunale “Il Paese dei Balocchi” le iniziative e le azioni da intraprendere a tutela dell’occupazione e del servizio del nido stesso.LEGGI ANCHE:
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