Payback sui dispositivi medici, Ugolini e Mastacchi (Rete civica): “Regione giustifichi le proprie decisioni”
"Si focalizza sulla incoerenza temporale e sull’unicità delle decisioni adottate dalla Regione Emilia-Romagna riguardo al meccanismo del "payback" per i dispositivi medici un'interrogazione presentata al Presidente dell'Assemblea legislativa dai consiglieri regionali Marco Mastacchi e Elena Ugolini, sollevando preoccupazioni sul trattamento riservato alle aziende fornitrici di dispositivi medici e sulla coerenza delle azioni regionali. Si chiedono chiarimenti sulla contraddittoria e repentina inversione di rotta della Regione, che, nell’arco di una settimana, dal 24 al 31 gennaio 2025, prima intima il pagamento immediato, per poi concedere una proroga considerevole (31 dicembre 2025), creando incertezza e forte preoccupazione nel settore biomedicale.
L’interrogazione solleva inoltre dubbi sulla discrepanza tra l'azione dell'Emilia-Romagna e quella di altre regioni, essendo l’Emilia-Romagna l’unica Regione di tutte quelle che hanno superato il tetto di spesa per i dispositivi medici ad avere inviato un avviso di pagamento alle aziende fornitrici di dispositivi medici, generando dubbi sulla correttezza e l'efficacia delle sue azioni. Il settore biomedicale è fondamentale per l'economia regionale, pertanto la gestione del payback deve essere affrontata con cautela e attenzione. In Emilia-Romagna sono presenti oltre 500 aziende del comparto biomedicale, con 14.000 lavoratori, che rappresentano il 23% del PIL regionale. Le grandi multinazionali del medtech supportano una filiera di PMI con 5.000 posti di lavoro, sottolineando l'importanza economica del settore.
Il governo Renzi é intervenuto nel meccanismo del "payback" nel 2015 con l'obiettivo di contenere la spesa per i dispositivi medici. Questo meccanismo prevede che le aziende fornitrici restituiscano una parte del loro fatturato se la spesa sanitaria pubblica supera i limiti stabiliti. Con il Governo Draghi, Il Ministero della Salute ha definito i tetti di spesa regionali per gli anni 2015-2018, fissando un limite del 4,4% del provvisorio sanitario regionale standard per tutte le regioni. Con il decreto-legge 30 marzo 2023 n. 34, il governo Meloni ha posto a carico del bilancio dello Stato 1.085 milioni di euro, che corrisponde al 52% dell'onere totale richiesto alle aziende per il periodo 2015-2018, riducendo quindi la quota di ripiano a carico delle aziende. Le domande dei consiglieri Mastacchi e Ugolini richiedono una risposta chiara e trasparente da parte della Giunta Regionale, per giustificare le proprie azioni e rassicurare le aziende del settore biomedicale, in considerazione anche del fatto che il prossimo 11 febbraio si terrà la prima udienza del TAR del Lazio che si pronuncerà sulla questione, dettaglio questo che sottolinea la situazione legale e l'incertezza che coinvolge a tutt’oggi il meccanismo del payback".
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