Hera, a Castelfranco immessa per la prima volta in Italia una miscela con il 5% di idrogeno in una rete gas
È stata avviata nel Modenese, da parte di Inrete Distribuzione Energia (società del Gruppo Hera), la prima immissione a livello nazionale di una miscela di gas naturale e idrogeno al 5% in una rete di distribuzione gas a servizio di un’area residenziale. La sperimentazione è possibile grazie al protocollo, unico in Italia, sottoscritto di recente da Inrete Distribuzione Energia, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e Comitato Italiano Gas (CIG), che permette di testare, rispettando le più stringenti prescrizioni sulla sicurezza, miscele di gas metano con blending fino al 10% di idrogeno nelle reti di distribuzione. L’obiettivo è creare le condizioni favorevoli alla progressiva abilitazione di miscele con percentuali crescenti di gas a basso contenuto di carbonio fossile nelle reti, dando così un concreto contributo alla transizione energetica. Alla presentazione dell’iniziativa, che si è tenuta oggi, lunedì 31 marzo, a Castelfranco Emilia, nei pressi dell’area di cantiere del comparto residenziale scelto per la sperimentazione, erano presenti il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, il sindaco di Castelfranco Emilia Giovanni Gargano, l’amministratore delegato del Gruppo Hera Orazio Iacono, l’amministratore delegato di Inrete Distribuzione Energia Federico Bronzini e rappresentanti del CIG.
La sperimentazione, portata avanti in accordo con l’amministrazione comunale di Castelfranco Emilia e in collaborazione con numerosi partner, si concluderà il 3 aprile. In particolare, prevede l’immissione di una miscela con il 5% di idrogeno in un tratto isolato di rete che serve circa 40 famiglie della città emiliana, tutte opportunamente informate. Questo vettore energetico a basso impatto ambientale, infatti, potrà contribuire alle esigenze di decarbonizzazione dei territori, permettendo di valorizzare l’infrastruttura gas esistente in Italia, che costituisce un unicum a livello europeo per estensione e capillarità, senza modificare gli impianti termici esistenti. Il progetto, con la supervisione di enti di certificazione riconosciuti a livello internazionale, coinvolge gli operatori di tutta la filiera gas, dal trasporto ai costruttori di equipment, fino ai produttori di caldaie e piani cottura a gas. I test finali saranno infatti estesi anche a valle del contatore, grazie alla collaborazione dei cittadini coinvolti, con verifiche sul funzionamento degli apparecchi gas domestici.
“Siamo di fronte a un passo avanti importante verso la transizione energetica – interviene il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale - L’avvio a Castelfranco Emilia, della prima immissione in Italia di una miscela al 5% di idrogeno in una rete di distribuzione gas naturale a servizio di utenze residenziali, rappresenta uno step concreto e innovativo verso la decarbonizzazione. Un progetto che consente di sperimentare l’utilizzo dei green gas nelle infrastrutture esistenti, senza modificare gli impianti domestici e nel pieno rispetto delle più severe normative di sicurezza. Di particolare orgoglio è che questa iniziativa sia possibile grazie all'impegno del Gruppo Hera nato dalla capacità di molti comuni dell’Emilia-Romagna di unire le forze tenendo insieme sostenibilità e competitività. L’Emilia-Romagna, grazie al proprio ecosistema industriale e tecnologico avanzato, si conferma ancora una volta laboratorio nazionale di innovazione in un'ottica sostenibile. Questo tipo di sperimentazioni sono fondamentali per abilitare, in prospettiva, un’iniezione progressiva di idrogeno fino al 10%, valorizzando le reti esistenti e contribuendo in modo concreto alla riduzione della dipendenza dalle fonti fossili”.
"L’idrogeno è un vettore strategico per il futuro del sistema energetico europeo: il Gruppo Hera è già primario operatore nazionale del settore e in prima linea nell’abilitazione delle reti al trasporto anche di molecole verdi – commenta l’amministratore delegato del Gruppo Hera, Orazio Iacono. - Il nostro modello di impresa integra la crescita industriale con una sostenibilità concreta, supportata da investimenti strategici, che puntano a sviluppare i business e allo stesso tempo rendere i territori in cui operiamo più competitivi, vivibili e resilienti alle sfide globali. Come multiutility il nostro ruolo è cambiato negli anni e da distributori di commodity siamo diventati abilitatori della transizione energetica attraverso le nostre infrastrutture. Per questo il nostro piano strategico 2024-2028 prevede 2,5 miliardi di euro di investimenti, sui 5,1 miliardi complessivi, per una rete sempre più efficiente, digitalizzata e resiliente, mantenendo l’eccellenza sulla qualità del servizio. Un percorso che non può prescindere dalla leva dell’innovazione. Questa ci consente, infatti, di tracciare sempre nuove strade, per supportare l’evoluzione dei nostri business di pari passo con la crescita sostenibile dei territori serviti anche nel lungo termine".
La sperimentazione giunta alla terza fase si concluderà con l’ultimo step a fine anno
Dal 2021 Inrete è capofila di un progetto che ha già permesso di sperimentare, due volte con successo, l’iniezione di una miscela di gas naturale e idrogeno al 2% nelle reti gas che servono lo stesso comparto residenziale oggi al centro della nuova iniziativa. Avuta quindi la piena conferma delle misure necessarie, sia in termini tecnologici sia di sicurezza, la società del Gruppo Hera, grazie alla sottoscrizione del protocollo con il MASE e il CIG ha avviato la terza fase della sperimentazione con l’obiettivo di esplorare i diversi aspetti operativi che consentono all’infrastruttura di ricevere, nella sua attuale configurazione, miscele di gas naturale e idrogeno al 5%. Il progetto si concluderà indicativamente a fine anno quando, in base ai risultati ottenuti, si valuterà l’opportunità di testare miscele con una quantità ancora superiore di idrogeno, fino al 10%. Per la corretta misura del gas, la sperimentazione vede l’impiego di NexMeter su tutte le utenze interessate dal progetto. NexMeter è il contatore gas G4 sviluppato dal Gruppo Hera, già abilitato a misurare miscele di metano e idrogeno: il dispositivo, che ha aperto nuove prospettive nel settore sia per le tecnologie all’avanguardia sia per le funzioni di sicurezza, è già presente in ormai quasi 300.000 case italiane allacciate alle reti di distribuzione gas gestite dalle società di distribuzione del Gruppo Hera.
LEGGI ANCHE:
- Europa Verde: "Spazio ai fiumi e tutela degli ecosistemi per la sicurezza idraulica"
- Bondeno, presso l'Urp si possono ritirare i prodotti antilarvali della zanzara tigre
- Coop Alleanza 3.0 consolida il risanamento: utile a 18 milioni per il gruppo e 11 per la cooperativa
- Carpi, il Comune aderisce al Manifesto per il welfare culturale
- Emilia-Romagna, al via due nuovi bandi per specialisti in informatica, telematica e tecnici della cybersecurity
- Mister Daniele Denti: "Calcio violento, troppe aspettative e genitori invadenti: ma ricordate di guardare i vostri piccoli giocatori negli occhi"
- Calcio: il Carpi termina il proprio campionato con un ko contro il Sestri Levante
RESTO D'ITALIA E MONDO
SALUTE
Sul Panaro on air
An error occurred:
The request cannot be completed because you have exceeded your quota.
ATTUALITÀ
I più letti
Most Read Posts
- Rubano due trattori, si scontrano tra loro, uno esce fuori strada e blocca la Statale 468 a Finale Emilia
- Lamborghini, la storia a tutto gas del collaudatore Valentino Balboni dalla Bassa
- D&G Motors ha acquisito il concessionario Mirauto di Mirandola
- Lo Stakanov che ha impiantato 340 mila sanpietrini in 5 mesi in piazza Garibaldi a Finale Emilia - LA STORIA