Seta, Pulitanò (FdI): “Qualcuno vuole arricchirsi sulle spalle dei cittadini”
MODENA - "La situazione fumosa che avvolge sempre di più il trasporto pubblico modenese è l'ennesima dimostrazione di come la sinistra riesca a farsi scappare di mano qualsiasi cosa, arrivando a paradossi inimmaginabili, sempre gravando sulle spalle dei cittadini che, alla fine della storia, non sanno come fare a prendere l'autobus per andare a fare la spesa, per andare a scuola e tanto altro", ha dichiarato Ferdinando Pulitanò, consigliere regionale e vice capogruppo di Fratelli d’Italia.
"Come consigliere ho intenzione di arrivare ad avere delle risposte certe da parte della Regione sulla gestione di Seta. Come è apparso sui giornali, infatti, la società dovrebbe essere governata dagli enti locali, in particolare dai Comuni di Modena, Reggio Emilia e Piacenza, che detengono il 51% del capitale; questo però è reso impossibile dal fatto che Tper (che insieme ad Herm, società partecipata da Tper detiene il 49% del capitale) è quotata in Borsa a Dublino", ha specificato Pulitanò.
"E' evidente quindi che dietro a tutto questo ci sia qualcuno che non pensa ad altro che ad arricchirsi sulle spalle dei cittadini, ma anche dei lavoratori che sono lasciati in condizioni indegne, sia come orari che di sicurezza sul lavoro. Le dimissioni di Cirelli, arrivate sempre troppo tardi, sono un altro segno del fatto che Seta sta andando veramente allo sbando e questo, in un Comune come Modena e una Regione come l'Emilia-Romagna, è una vergogna, oltre che una colpa grave delle amministrazioni che stanno prestando il fianco a chi, in questa vicenda, sta mangiando da anni", ha continuato il consigliere regionale.
"La Regione deve prima di tutto fare chiarezza su chi sia a poter governare la società di trasporto pubblico e deve anche spiegare come intende risanare un servizio che è fondamentale per i cittadini che, oltretutto, vengono messi sempre più in difficoltà nell'uso dell'autovettura e che quindi hanno sempre più difficoltà di movimento", ha detto il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia in Regione.
"Infine, intendiamo chiedere alla Regione una spiegazione sul bando di acquisto da parte di Seta di 261 per oltre 212 milioni di euro. È chiaro che i nuovi mezzi renderebbero la società più appetibile, anche da parte di TP per l’acquisto. D’altra parte, ci chiediamo come mai non sia mai stato investito nulla nelle risorse umane dal momento che il personale è carente e anche per questo costretto a lavorare in condizioni che, come dicevamo poc’anzi, non sono degne di un’azienda pubblica. Una situazione indicibile che continua da anni nel totale silenzio imbarazzato di una sinistra sempre più finanziaria che sociale”, ha concluso Pulitanò.
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