Centro Servizi di Modena, in corso i lavori finanziati dal Pnrr
MODENA - Sono in corso i lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica del Centro servizi per l'inclusione e il contrasto alle marginalità di viale Monte Kosica 26, a Modena, dove è previsto un progetto di miglioramento della funzione di accoglienza per le persone senza fissa dimora. A verificare l’andamento del cantiere che ha preso avvio in marzo, nel corso di un sopralluogo, sono stati questa mattina, mercoledì 2 luglio, gli assessori ai Lavori pubblici Giulio Guerzoni e a Coesione sociale e Integrazione e Cittadinanza Alessandra Camporota. I lavori al Centro servizi, che sono stati aggiudicati all’impresa S.C. Costruzioni srl di San Cipriano d’Aversa (Caserta), proseguiranno fino ai primi mesi del 2026. Per l’intera durata del cantiere, il servizio di accoglienza delle persone senza fissa dimora è stato spostato temporaneamente in altre sedi. Il progetto, finanziato attraverso risorse Pnrr per un valore complessivo di 1 milione e 90 mila euro, si articola in due punti: un intervento strutturale e azioni relative alla gestione.
Il primo elemento del progetto, del valore di 910 mila euro, riguarda la riqualificazione dell’immobile del Centro servizi (noto come Centro stranieri), che gestirà le attività previste nel Piano operativo, ovvero accoglienza, valutazione e orientamento, presa in carico e gestione del caso, indirizzamento ai Servizi sociali professionali e ai servizi specialistici, ma anche consulenza amministrativa e legale, accompagnamento alla residenza fittizia e al servizio di fermo posta. Obiettivo dell’intervento strutturale è, innanzitutto, un miglioramento dell’efficienza energetica, con una riduzione del fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento, condizionamento e l’illuminazione, e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il secondo punto del progetto è invece relativo alla gestione e prevede un investimento di 180 mila euro (di cui 20 mila per l’attivazione di tirocini formativi) nel triennio per il potenziamento delle attività accessorie. In particolare, insieme all’Ente del terzo settore Porta Aperta selezionato con Avviso pubblico, l’Amministrazione comunale ha co-progettato azioni per il miglioramento della funzione di accoglienza per le persone senza fissa dimora: ristorazione, servizi per l’igiene personale, lavanderia, consulenza degli Avvocati di strada, presidio sanitario e primi interventi di cura, distribuzione di beni essenziali, interventi di orientamento al lavoro, raccordo e azioni di collegamento delle Unità di strada volontarie attive nel sostegno delle persone senza fissa dimora.
Potenziare gli interventi essenziali necessari nella vita quotidiana e nello sviluppo di percorsi di inclusione con l'obiettivo di prendere in carico e di fornire servizi a bassa soglia alle persone in condizione di grave marginalità del territorio. Si stima che il numero di persone che potranno essere contattate nel corso della durata del progetto sarà di oltre 150 e che potranno essere avviati percorsi formativi e lavorativi per almeno 20 persone in condizione di marginalità. Sono i risultati attesi del progetto di potenziamento delle attività accessorie finanziato dal Pnrr per un importo di 180 mila euro. Il Centro servizi è stato, inoltre, oggetto di un finanziamento da 875 mila euro, di cui 700 mila di contributi europei, stanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della cosiddetta Atuss (Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile), volto al rafforzamento dei servizi per l’inclusione sociale a Modena con la trasformazione del Centro stranieri, appunto, in Centro servizi. In particolare, il finanziamento è stato destinato al potenziamento dei servizi di accoglienza, alla fornitura di beni materiali e all’accompagnamento socioeducativo per persone e nuclei familiari in condizioni di grave deprivazione materiale, privi di residenza e che hanno il loro centro di interesse nel territorio comunale di Modena, convogliandoli all'interno di un unico centro, punto di riferimento per la rete dell’associazionismo locale e degli stakeholder. L'intervento ha garantito inoltre il cofinanziamento della gestione dei servizi del Centro, affidata in appalto alla Cooperativa sociale Caleidos.
Con l’intervento di riqualificazione in corso, il Centro servizi diventerà un edificio in classe energetica A4, produrrà energia elettrica in grado di coprire il proprio fabbisogno e sarà accessibile anche a persone disabili. L’involucro, inoltre, si presenterà con un carattere architettonico diverso, ben riconoscibile e identificabile e meglio inserito all’interno del contesto edilizio ma, sul fronte di viale Monte Kosica, riproporrà - a cappotto ultimato - un murales a commemorazione della strage di Bologna avvenuta alla stazione ferroviaria il 2 agosto 1980, come già realizzato nel 2020 dall’artista modenese Zamoc (Amministrazione e artista valuteranno se realizzarlo identico al precedente o meno). Rimarrà questo, infatti, l’elemento parlante del fabbricato. L’edificio in muratura, di piccole dimensioni, caratterizzato da due piani oltre il piano terra, manterrà la medesima distribuzione interna in ciascun piano: oltre al vano scale, tre uffici e un servizio igienico. Gli interventi previsti riguardano, in particolare, la realizzazione del cappotto termico, la sostituzione degli infissi esterni e degli elementi oscuranti con tapparelle in pvc con anima in metallo al fine di minimizzare il rischio di infrazioni (alcune finestre saranno anche accessoriate da inferriate), l’installazione di un elevatore esterno, il rifacimento completo dei servizi igienici e il loro adeguamento per l’utilizzo da parte di persone con disabilità, dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento con la sostituzione dell’attuale caldaia con un impianto a pompa di calore, l’installazione di pannelli fotovoltaici, il rifacimento e adeguamento dell’impianto elettrico, la realizzazione di un impianto di ventilazione forzata, la sostituzione dei corpi illuminanti e delle luci d’emergenza con corpi a led. Nel fabbricato verranno conservati e ripristinati, invece, i pavimenti presenti negli uffici e nelle rampe di scale. È inoltre prevista la realizzazione di un elemento architettonico di schermatura dell’elevatore, nel quale verranno alloggiati parte dei pannelli fotovoltaici previsti, la revisione della copertura esistente, il rifacimento del marciapiede su parte dell’edificio e la sistemazione della porzione di area cortiliva di pertinenza. Nel cortile, in particolare, è prevista la posa di pavimentazione con autobloccanti, la ridistribuzione dei parcheggi sulla facciata di accesso e l’alloggiamento di un canale di raccolta delle acque piovane su tutto il perimetro del marciapiede opportunamente collegato a pozzetti di raccolta.
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