Ingresso in Italia dall’estero: obbligo di isolamento e tampone se si proviene dai paesi extra Schengen
L'Ordinanza regionale del 13 luglio n. 220 intensifica la sorveglianza sanitaria di coloro che sono soggetti all’isolamento fiduciario e alla sorveglianza sanitaria (ai sensi degli artt. 4,5 e 6 del DPCM 11 giugno 2020), a seguito di rientro o arrivo in Italia da paesi extra Schengen.
La Sanità Pubblica effettua un tampone naso-faringeo per la ricerca di SARS-Cov-2 all’arrivo dei soggetti e, in caso di negatività, un secondo tampone a distanza di 7 giorni e comunque prima della conclusione dell’isolamento fiduciario.
L’obbligo di isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria è prevista per tutti i cittadini che entrano in Italia dall’estero, da Paesi diversi da:
-
- Stati membri dell’Unione europea,
- Paesi parte dell’accordo di Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera),
- Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord,
- Andorra, Principato di Monaco,
- Repubblica di San Marino, Stato della Città del Vaticano
- Chi entra da questi Paesi non dovrà più giustificare le ragioni del viaggio e non è sottoposto all’obbligo di isolamento fiduciario per 14 giorni all’ingresso in Italia (salvo che non abbia soggiornato in un Paese diverso da questi nei 14 giorni anteriori all’ingresso in Italia);
- diagnosi di positività per Covid-19 nei 14 giorni precedenti al viaggio;
- presenza anche di uno solo dei sintomi rilevanti per COVID-19 negli 8 giorni precedenti il viaggio (febbre ≥ 37,5°C e brividi; tosse di recente comparsa; difficoltà respiratorie; perdita improvvisa dell’olfatto, perdita o alterazione del gusto; raffreddore o naso che cola; mal di gola; diarrea, soprattutto nei bambini)
- contatto stretto (es. meno di 2 metri per più di 15 minuti) con un caso positivo confermato di COVID-19 nei 14 giorni precedenti il viaggio
- è fatto divieto di ingresso e di transito in Italia alle persone che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o sono transitati nei seguenti Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Serbia, Montenegro e Kosovo. Al fine di garantire un adeguato livello di protezione sanitaria, sono sospesi anche i voli diretti e indiretti da e per i Paesi sopra indicati.
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