I pereti di San Prospero alle prese con l’alternariosi, richiesta la calamità
SAN PROSPERO – L’alternariosi, anche detto marciume nero, è una malattia causata da un genere di funghi chiamato Alternaria. Si riproduce in ambienti con un tasso di umidità superiore al 65% e con una temperatura compresa tra i 18 e i 30 gradi, e deve aver trovato una delle zone ideali a San Prospero, dove si è trasformata in un vero e proprio flagello, peggiore della cimice asiatica.
Se infatti la cimice nel 2020 ha prosperato meno rispetto all’anno precedente, quest’anno l’alternariosi è diventata una vera e propria pestilenza per i frutteti, in particolare della pera Abate, e Confagricoltura regionale ha chiesto lo stato di calamità. Il raccolto delle pere è stato buttato via per la metà, e se l’alternariosi non viene fermata, i pereti sono destinati a scomparire.
Secondo Confagricoltura, le percentuali di crescita stimate per la varietà Abate, in Emilia-Romagna, nel 2020, saranno di gran lunga ridimensionate: 106 mila tonnellate contro le 247 mila dell’anno precedente. La malattia fungina non è una novità, e può danneggiare anche altre varietà quali Conference, Decana o Kaiser. Le molecole essenziali per la difesa da questa fitopatia sono state recentemente bandite dalla Ue e quelle ammesse, di ultima generazione ma esclusivamente ‘monosito’ potrebbero aver generato resistenze attraverso la selezione di nuovi ceppi.
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