“Gli alluvionati”, la video-inchiesta sul nodo idraulico modenese online il 28 gennaio
Una video-inchiesta che ripercorre e analizza le principali criticità di quello che viene definito “nodo idraulico modenese”, dalla situazione dei fiumi Panaro e Secchia alle casse di espansione, insieme alle caratteristiche storiche del territorio modenese. Questi sono i temi su cui il giornalista Marco Amendola ha incentrato il proprio documentario, dal titolo “Gli alluvionati”, che sarà presentato giovedì 28 gennaio alle ore 21 sul canale Youtube del giornalista. L’inchiesta prende spunto dalla recente rottura dell’argine del Panaro che ha causato l’allagamento di vaste zone della città di Nonantola, per analizzare più in generale la situazione dei fiumi che attraversano il territorio modenese.
“L’inchiesta è basata principalmente su documenti e materiali inediti che ho raccolto a partire dal 2012, anche presso l’archivio dell’Aipo a Parma”, spiega Marco Amendola, intervenendo alla presentazione della video-inchiesta, che si è tenuta al Rechigi Park Hotel di Modena. “Ho voluto fornire allo spettatore tutti gli elementi per capire le caratteristiche del nodo idraulico modenese, portando alla luce anche diverse contraddizioni e fatti poco noti. E’ una video-inchiesta della durata di diciotto minuti, realizzata e prodotta in modo indipendente, che contiene interviste ad assessori regionali e al presidente Bonaccini, oltre che ai progettisti delle casse di espansione, a cui ho iniziato a lavorare dopo l’alluvione del 6 dicembre 2020. Quello che evidenzia questo documentario è che più passerà il tempo e più eventi di questo tipo tenderanno a diventare critici, in mancanza di interventi”, conclude Amendola.
A margine della presentazione, sono intervenuti, in rappresentanza dei Comitati “Alluvionati non per caso” e “Salute ambientale di Campogalliano”, Francesco Cameroni e Massimo Neviani. Per Cameroni, “sarebbe necessario che venissero stabilite in modo certo le competenze relative alla gestione di sponde e argini dei fiumi, in modo che i cittadini sappiano a chi rivolgersi”. Neviani, invece, sottolinea che “i tre fiumi del modenese (Panaro, Secchia e Naviglio) non sono attualmente in sicurezza”.
- L’esterno del Rechigi Park Hotel di Modena
- All’interno del Rechigi Park Hotel sono visibili i segni lasciati dall’acqua
- Altre chiare prove del passaggio dell’acqua
- Molte delle stanze a piano terra del Rechigi Park Hotel mostrano tracce del passato allagamento
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