Invalidità e Pensioni, ecco le prestazioni possibili
Prestazioni di invalidità - Previdenziale e assistenziale
E’ bene chiarire che il termine “pensione di invalidità” si riferisce a un insieme di prestazioni.
Scopriamo ora più nel dettaglio quali sono.
Le forme di pensioni assistenziali per gli invalidi civili:
La pensione di inabilità (invalidi civili totali)
La pensione di invalidità civile o, pensione di inabilità, consiste nel pagamento di una somma di denaro a favore di lavoratori (di età compresa fra i 18 ed i 67 anni) nei cui confronti sia accertata un’inabilità lavorativa totale (pari al 100%) e permanente. Dal sessantasettesimo anno in poi, la pensione di invalidità civile si trasforma automaticamente in “assegno sociale sostitutivo dell’invalidità civile”. Affinché sia riconosciuta la prestazione assistenziale è necessario che il soggetto sia dichiarato invalido civile al 100% e si trovi in stato di bisogno economico.
L’indennità di frequenza (minori invalidi)
Spetta agli invalidi civili minori di 18 anni che frequentino continuamente o periodicamente centri specializzati in trattamenti riabilitativi o terapeutici, scuole (pubbliche o private) dall’asilo nido in poi. E’ necessario che il minore sia riconosciuto dalla competente commissione medica di accertamento in condizione di difficoltà nelle funzioni proprie della sua età.
L’assegno mensile (invalidi parziali)
I soggetti che sono stati riconosciuti invalidi civili con una riduzione della capacità lavorativa fra il 74% ed il 99%, ed abbiano una età compresa fra i 18 ed i 67 anni, hanno diritto all’assegno di invalidità civile. Per la sua erogazione è sufficiente che vengano rispettati i requisiti reddituali. La prestazione è concessa per 13 mensilità e non è soggetta al prelievo Irpef.
L’indennità di accompagnamento
L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica in favore dei soggetti invalidi civili (al 100%)o mutilati per i quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore oppure l’incapacità di compiere in autonomia gli atti quotidiani della vita e che quindi necessitano di assistenza continua. Non prevede requisiti reddituali o di età.
Le forme di pensioni previdenziali per i lavoratori con invalidità:
L’assegno ordinario di invalidità
L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione economica non reversibile, erogata ai lavoratori dipendenti ed autonomi che a causa di infermità o difetto fisico o mentale, che determini una riduzione permanente a meno di 1/3 della capacità lavorativa (in occupazioni confacenti alle sue attitudini). La Legge, affinché venga riconosciuto il diritto all’assegno richiede che il lavoratore abbia versato cinque anni di contribuzione, di cui tre nel quinquennio precedente alla data di presentazione della domanda.
La prestazione previdenziale viene riconosciuta per un periodo di tre anni ed è riconfermabile (su domanda dell’interessato) per ulteriori periodi triennali sempreché permanga la riduzione della capacità lavorativa. Dopo tre riconoscimenti consecutivi l’assegno è confermato in modo definitivo). L'importo varia in base alla quantità dei contributi versati nel corso dell'intera vita lavorativa. L’importo fa cumulo con il reddito da lavoro e viene ridotto in base alla Tabella G (legge 335/1995 art 1 co.42)
E’ compatibile con la pensione di invalidità civile totale
E’ incompatibile con la pensione di invalidità civile parziale
L’assegno, al compimento dei requisiti (contributivi e anagrafici) per la pensione di vecchiaia, su domanda dell’interessato può essere convertito in pensione di vecchiaia.
La pensione di inabilità
Viene erogata all’assicurato o titolare di assegno di invalidità al quale sia accertata l’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa. Perché la domanda venga accolta, il richiedente deve avere almeno 5 anni di anzianità assicurativa e contributiva, dei quali almeno 3 maturati nei 5 anni precedenti la domanda di pensione. La pensione di inabilità è incompatibile con lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa sia di natura subordinata che autonoma, anche se svolte all’estero. La prestazione è calcolata sulla base dei contributi effettivamente versati ed è reversibile ai superstiti.
L’accertamento dell’invalidità civile e handicap per malati oncologici:
Per avere accesso alle prestazioni è indispensabile fare domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari ai fini dell’ invalidità
COME FARE?
E’ necessario il certificato introduttivo rilasciato dal medico di famiglia con il quale si può tramite il proprio PIN Inps o SPID con la domanda in via telematica all’ente pubblico di previdenza : INPS.
In alternativa, è possibile farsi assistere da un Patronato o da un Consulente del Lavoro i quali provvederanno ad assistere il cittadino nella corretta compilazione e trasmissione della domanda all’Inps.
Il verbale di accertamento rilasciato dalle commissioni mediche di invalidità civile, handicap, disabilità, cecità, sordità… riportano anche l’esistenza dei requisiti sanitari per le agevolazioni fiscali, quali per esempio le esenzioni delle spese sanitarie, gli sgravi fiscali per l’acquisto di autoveicoli, ed il rilascio del contrassegno invalidi.
Gli importi aggiornati delle varie prestazioni e i requisiti necessari, sono consultabili sul sito dell’INPS.
di Francesca Monari con la supervisione di Elisa Bergamaschi, impiegata presso uno studio di Consulenti del Lavoro di Mirandola
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