Giovani e volontariato – La storia di Alessia Borgato di Solara
Giovani e volontariato - Dalle persone alla comunità.
Ha 25 anni Alessia Borgato e fa volontariato da quando ne aveva 17 : “Negli anni ho trascorso la maggior parte dei miei sabato sera in ambulanza con Croce Blu”
Alessia è cresciuta con i genitori imprenditori agricoli a Solara. L' esigenza di far parte del mondo del volontariato è arrivata spontanea quando era ancora minorenne. Dopo una laurea di tipo umanistico, ha intrapreso una carriera lavorativa nel settore delle risorse umane. La capacità di ascolto e l’innata empatia, competenze necessarie nel volontariato, non potevano che portarla a lavorare con e per le persone.
Un sorriso aperto, un bel volto incorniciato da un paio di occhiali dalla montatura fine e i modi gentili. Tenace, una di quelle ragazze che non mollano davanti alle difficoltà. E altruista, si perchè le piace più dare che ricevere.
Alessia da due anni è alla guida della Consulta del Volontariato di Camposanto. Un gruppo di 14 Associazioni che organizzano attività per la cittadinanza. Un impegno importante che le fa onore e che ci fa capire quanto sia intraprendente.
Tre competenze per essere un buon presidente di Consulta?
Solarità, collaborazione e sensibilità. Queste le tre parole chiave.
Sicuramente per svolgere questo ruolo nel migliore dei modi serve la collaborazione di tutte le associazioni membre e dei loro rappresentanti e io mi ritengo fortunata ad avere sempre l’appoggio e il sostegno di quella che per me è una grande famiglia. In questo periodo, dove ci sono poche persone disposte a fare volontariato, saper coinvolgere e sensibilizzare i cittadini è molto importante. Questa situazione sanitaria sta rendendo tutto più difficile.
Tre parole per descrivere cos’è per te il volontariato.
Il volontariato per me è: rispetto verso il prossimo, sensibilità verso le necessità e i problemi di tutte le persone che mi circondano, gioia nel rendersi utile per la comunità. Un'esperienza che consiglio a chiunque abbia un po' di tempo da donare agli altri.
Cosa non è cambiato nel mondo del volontariato con il covid?
Non è cambiato lo spirito del volontariato. La voglia di aiutare gli altri, di donare un sorriso.
Cosa non tornerà più come prima e perchè?
Ora ci guardiamo intorno con paura, chiunque ci circonda potrebbe contagiarci.
Temo che questa paura, la paura dell’altro, non ci abbandonerà tanto facilmente.
Ma sapremo trovare certamente il modo per fare meglio di prima.
Tre competenze acquisite facendo volontariato, utili nell’ambiente lavorativo?
Facendo volontariato ho imparato ad ascoltare gli altri. Mi sono resa conto che non si smette mai di imparare e ho capito l’importanza di lavorare rispettando i tempi prestabiliti.
Un progetto che è rimasto nel cassetto a causa covid?
Nel 2020 la Consulta delle Associazioni e del Volontariato doveva costituirsi. Ma è un progetto solo rimandato al 2021 e che senza dubbio realizzeremo quest'anno.
Intervista a cura di Francesca Monari
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