Pomodori extra Ue spacciati per italiani: confermato sequestro delle passate Petti
Continua l'inchiesta relativa alle passate di pomodoro Petti, che la settimana scorsa ha portato ad un maxi sequestro (4.477 tonnellate tra semilavorati e prodotti finiti) negli stabilimenti dell'azienda in provincia di Livorno (a Venturina Terme e Campo alla Croce di Campiglia Marittima). Il Gip ha convalidato gli atti di sequestro, spiegando che vi sarebbe "un ricco quadro indiziario probatorio" e vi sarebbero "robuste conferme, ottenute a seguito delle perquisizioni e dei sequestri operati".
Secondo quanto emerso dalle indagini, la passata di pomodoro dell'azienda Petti, nonostante venisse venduta come prodotto ottenuto da pomodoro 100% italiano, era ottenuta dalla lavorazione di concentrato di pomodoro proveniente da paesi extra-Unione Europea. L'azienda nei giorni scorsi aveva chiesto il dissequestro della merce e aveva tentato di spiegare come la merce sequestrata fosse destinata al "confezionamento di prodotti per marchi terzi e all'esportazione fuori dall'Italia".
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