Il Consorzio Produttori Antiche Acetaie tra i protagonisti al Sana
MODENA- La presenza al SANA (salone internazionale del biologico e del naturale) per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. sarà un vero e proprio debutto, reso possibile grazie all’iniziativa del Consorzio Produttori Antiche Acetaie.
Una scelta fortemente sostenuta dal neo eletto Consiglio direttivo di cui si fa portavoce il presidente Mario Gambigliani Zoccoli. “La partecipazione a Sana è il primo passo di un nuovo ciclo che intraprendiamo come Consorzio Produttori. Il primo obiettivo è promuovere, anche al di fuori delle nostre sedi, il prodotto e le acetaie, ripercorrendo strade che per qualche tempo avevamo disertato e aggiungendo nuove suggestive proposte. A SANA faremo assaggiare l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P., convinti che già in questo modo otterremo grande attenzione da parte dei visitatori. Il pubblico che frequenta queste manifestazioni è molto attento e sensibile a sani stili di vita e a quei prodotti naturali che rappresentano spesso la sintesi di un ritmo slow, a misura d’uomo, come accade per il Balsamico di Modena D.O.P. che ha almeno 12 anni di invecchiamento. Come novità presenteremo un progetto, in fase di implementazione, che punta sulla creazione di circuiti turistici gastronomici e culturali che valorizzino ulteriormente il contesto in cui si produce il nostro aceto. La visita a un’acetaia è un'esperienza che può essere assolutamente unica: abbiamo delle acetaie in ville storiche di famiglia, acetaie che offrono la ristorazione, acetaie situate in bellissime location". Con riferimento alla partecipazione a SANA, in corso a Bologna, assume inoltre particolare valore l’intervento di Loretta Barbieri, presidentessa provinciale dell’Ordine dei Chimici e dei Fisici, oltre che grande estimatrice dell’aceto balsamico tradizionale di Modena D.O.P., tanto da entrare a far parte, come “tecnico”, del Consiglio di ABTM S.r.l., società legata al Consorzio che offre ad aziende del settore diversi servizi, a partire dall’imbottigliamento. “Le sue caratteristiche sono notevoli, direi uniche: innanzitutto è un prodotto naturale perché deriva dalle nostre uve raccolte nelle nostre vigne, e il mosto che se ne ricava viene cotto a vaso aperto senza che siano aggiunti addensanti o conservanti. Situazione analoga si verifica durante l’invecchiamento nelle botti e nella fase di imbottigliamento prima di arrivare ad essere consumato, per cui il prodotto rimane naturale nel corso di tutta la sua lunga vita". Nei prossimi mesi il progetto, che prevede la creazione di circuiti turistici per aumentare la conoscenza del mondo balsamico, sarà ulteriormente affinato e sfocerà anche in una serie di soluzioni digitali e cartacee.
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