Colonna della libertà, Rifondazione chiede al Prefetto di vietarne il passaggio a Mirandola e San Felice
Colonna della libertà, Rifondazione chiede al Prefetto di vietarne il passaggio, che a Mirandola e San Felice è previsto il prossimo 25 aprile. Sulla questione della sfilata per le strade della città di mezzi e simboli di Alleati ed esercito nazista e italiano insieme, cosa che ribalta la verità storica che li ha visti nemici sul campo, e che nella realtà non si è mai e poi mai concretizzata nel nostro paese, dove hanno sfilato solo i vincitori, e non i vinti dell'esercito nazista e del governo collaborazionista fascista, si era già espressa l'Anpi, spiegando che l'associazione di partigiani non sarà presente all'evento.
Per Rifondazione Comunista la sfilata di mezzi militari e comparse è "antistorica e inopportuna".
Così spiegano dal partito:
Presentata come “Rievocazione storica” la sfilata di mezzi militari, compresi carri armati, e di comparse abbigliate con divise da soldato che richiamano non solo gli eserciti alleati, ma anche quelli degli occupanti nazisti e dei fascisti della RSI, riteniamo che questa iniziativa sia -si legge in una nota di Rc - antistorica e inopportuna.Antistorica in quanto si concentra solo sul ruolo che ebbero i militari nella Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, distorcendo la storia e tralasciando la complessità della lotta portata avanti dal popolo italiano e dalle formazioni partigiane. Ne’ i nazisti, ne’ i fascisti hanno partecipato alla Liberazione dell’Italia: da loro ci ha liberati la Resistenza!Non è questo lo spirito del 25 aprile! Il 25 aprile si celebra una festa: quella della Liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista, la festa della ripartenza democratica e antifascista, del ripudio di ogni guerra, che sono i valori fondanti sanciti dalla nostra Carta Costituzionale.Esibire armi, soldati e mezzi militari non è il modo per affermare i valori della democrazia e della pace. È una rappresentazione muscolosa che senz’altro piacerà alle destre, che la giustificano spacciandola per attrazione e promozione turistica delle città attraversate da questa inquietante messa in scena. Nella quale le amministrazioni investono denaro pubblico, quando invece dovrebbero promuovere iniziative sulla storia della Liberazione, quella raccontata con rigorosi criteri storici e scientifici. Lasciando fuori richiami nostalgici e revisionisti.Inopportuna in quanto le amministrazioni locali dovrebbero contrastare la drammatica tendenza ad accettare e giustificare il confronto armato, che purtroppo domina la quasi totalità dell’informazione. Con l’effetto di rafforzare spinte autoritarie e antidemocratiche, di incrementare i conflitti armati che provocano vittime, profughi, aumenti dei costi energetici, aumento delle spese militari a danno degli investimenti in sanità, scuola, servizi sociali; conflitti armati che causano danni all’ambiente e alla salute degli esseri viventi.Facciamo appello ai singoli, alle associazioni, alle forze politiche e sindacali, affinché si oppongano a questo tipo di rappresentazioni.Chiediamo al Prefetto di Modena di non autorizzate il passaggio di questa sfilata nelle nostre città.Elena GovoniSegretaria Federazione Modena PRC
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