Novi, Greta Lugli: da bibliotecaria all’arte del rendere unici i mobili
di Francesca Monari
NOVI DI MODENA – C’era una volta una principessa che sognava di rovistare fra la vecchia mobilia di mercatini vintage, antiquari e rigattieri: ora che è diventata donna il suo sogno è divenuto realtà. Ha 31 anni, è laureata in lettere e filosofia e per diversi anni ha ricoperto il ruolo di bibliotecaria. Di indole creativa, è sempre stata attratta dal restauro.
”Restauro mobili? No, li rendo unici perchè li adatto alla personalità di chi me li commissiona. Il mio compito è quello di trasformarlo dando sfogo alla mia vena creativa” – precisa.
Le carriere, si sa, non sono sempre lineari. E Greta, ad un certo punto, si è trovata nel bel mezzo di un cambiamento che avrebbe messo in subbuglio, e non di poco, la sua condizione di neo mamma: un trasferimento. Settanta i chilometri che avrebbe dovuto percorrere per raggiungere la nuova sede di lavoro. E così dopo l’iniziale smarrimento decide di dare le dimissioni e dare vita ad una nuova attività che profuma di legno!
Descrivici una giornata tipo
“É fatta di incastri tra una passione che prova a diventare mestiere e la gestione della famiglia. La maggior parte delle mie giornate trascorrono in solitaria ma fortunatamente non mancano momenti di collaborazione con altri professionisti; ho appena creato la mia prima linea di oggettistica adatta anche come bomboniera”
Come ci si prepara per fare questo lavoro?
“Nel mio caso sto seguendo un istinto naturale…La mia famiglia è creativa: cugina del nonno Liliana Cavani, la nota regista. Il nonno fotografo per passione da tutta la vita. Zia orafa, creativa per eccellenza. Sto seguendo corsi di Interior design e leggo tanti saggi sull’armonia cromatica. In generale nel complesso sono autodidatta, con l’aiuto del mio compagno e del mio papà quando occorre manovalanza fisica!”
Progetti futuri?
“Conciliare questa attività con il mondo dei libri di cui sento la mancanza…chissà”