Pensieri femministi sulla città di Modena, il 19 marzo si presenta il percorso partecipativo
MODENA - Hai delle proposte per una città a misura delle donne? Idee per migliorare la vita quotidiana di chi l’abita? Suggerimenti per valorizzare le competenze e i saperi femminili? Le associazioni della Casa delle donne di Modena (Centro documentazione donna, Casa delle donne contro la violenza, Differenza maternità, Donne nel mondo, Gruppo donne giustizia, Unione donne in Italia), da marzo a maggio, aprono uno spazio di confronto e riflessione con le donne e gli uomini sull’abitare la città a partire dai corpi e dalle relazioni, per riflettere su servizi, lavoro, diritti e ambiente.
Il percorso rientra nelle azioni del progetto La strada di Casa sostenuto dalla Fondazione di Modena e si apre con il primo appuntamento di martedì 19 marzo dalle ore 18 alle ore 20 nella Sala R. Bergonzoni della Casa delle Donne: in questa occasione si condivideranno le regole del percorso partecipativo, i temi da affrontare e le modalità organizzative. Aprirà l’incontro Angela Burico, con il monologo Judith. La sorella di Shakespeare tratto da Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf .
Il percorso prevede l’attivazione di momenti di incontro e confronto in presenza e la raccolta di sollecitazioni scritte che saranno pubblicate sul sito della Casa delle donne www.lacasadelledonne.it con l’obiettivo di mettere in campo idee e proposte per migliorare la vivibilità della città di Modena e le condizioni di vita delel persone, a partire delle donne. La Casa delle Donne, attraverso lo sguardo delle cittadine modenesi, vuole ripensare la relazione tra spazi e vita, tra sfera privata e collettiva, tra tempi quotidiani e costruzione del benessere delle persone. Parlare di vita nella città a partire dai corpi delle donne per progettare, cambiare, adattare, reinventare.
Ora TOCCaNOI è un percorso partecipativo che vuole dare voce ai pensieri delle donne, in cui ciascuna sarà lì per se stessa, con il suo bagaglio di esperienze e di vita, di fatiche e di ostacoli incontrati, ma anche di soluzioni e strategie, nell’accessibilità ai servizi, nella condivisione della cura dei bambini e degli anziani, nel sentirsi sicura fuori e dentro casa, nel mantenere il posto di lavoro dopo la maternità, nel poter frequentare un luogo di aggregazione, ecc. Le esperienze mutevoli, quale chiave per comprendere, vedere meglio la realtà e connettere la dimensione personale, con la vita della comunità, la cultura e i saperi. Obiettivo del percorso scrivere delle Raccomandazioni femministe da presentare alla città, alle istituzioni, alle forze politiche e alle organizzazioni sindacali e datoriali entro il mese di maggio.
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