Il Pd della Bassa serra le fila e presenta i suoi candidati sindaco tutti assieme
MIRANDOLA, SAN POSSIDONIO, CONCORDIA, SAN PROSPERO, MEDOLLA, CAVEZZO E SAN FELICE SUL PANARO - Il Pd serra le fila e presenta i suoi candidati sindaco tutti assieme: obiettivo, vincere in tutti e sette i Comuni in cui a giugno si andrà alle elezioni e quindi riconquistare anche Mirandola e San Felice che cinque anni fa sono passati alla destra.
Se questo sia possibile, lo decideranno gli elettori. Intanto però i candidati si presentano compatti, con un programma comune su temi condivisi che spaziano dalla sanità al sociale, dalle infrastrutture all'università, dalla tutela ambientale alle politiche per le donne, la scuola e la sicurezza prevede e il ritorno a una Unione Comuni Area Nord a nove. In economia, la ritrovata unità anche con Carpi sull'esigenza di mantenere il controllo pubblico di Aimag è la ciliegina sulla torta di un programma solido e coeso. Almeno a parole.
I candidati Pd corrono tutti senza simboli di partito e con una lista civica, e per presentarsi hanno scelto Mirandola cuore della Bassa e tavolo della partita elettorale più difficile.
A giugno si va al voto a Mirandola, San Possidonio, Concordia, San Prospero, Cavezzo, Medolla e San Felice. Quindi sotto la galleria della Fenice c'erano Alberto Calciolari, che corre per la riconferma con lista civica “Vivi Medolla”, Sauro Borghi - anche lui al tris - per la lista civica “San Prospero 2030”, Carlo Bassoli della coalizione "Patto per il futuro di Mirandola”, Marika Menozzi per la lista civica “Cresciamo Concordia”, Alberto Silvestri per la lista civica “RigeneriAmo San Felice”, Veronica Morselli per la lista civica “San Possidonio Futura” e Antonio Turco per la lista civica “Cavezzo è Impegno Comune”.
A giugno si va al voto a Mirandola, San Possidonio, Concordia, San Prospero, Cavezzo, Medolla e San Felice. Quindi sotto la galleria della Fenice c'erano Alberto Calciolari, che corre per la riconferma con lista civica “Vivi Medolla”, Sauro Borghi - anche lui al tris - per la lista civica “San Prospero 2030”, Carlo Bassoli della coalizione "Patto per il futuro di Mirandola”, Marika Menozzi per la lista civica “Cresciamo Concordia”, Alberto Silvestri per la lista civica “RigeneriAmo San Felice”, Veronica Morselli per la lista civica “San Possidonio Futura” e Antonio Turco per la lista civica “Cavezzo è Impegno Comune”.
"Ci candidiamo - una breve sintesi dell'incontro - per amministrare le nostre comunità, ma questo significa farlo con una visione di insieme dove il motto deve essere “l’unione fa la forza”. Vi è la necessità di un progetto di sviluppo complessivo che tenga “connesso le punte di eccellenza con la riduzione del divario sociale, la crescita di opportunità con la trasparenza e la legalità”. Per cogliere questo obiettivo “i Comuni possono fare molto”. Società e istituzioni possono vincere soltanto nella chiarezza di obiettivi e di valori comuni. C’è la possibilità per il nostro Territorio di stare al passo con i tempi, anzi di accelerare nelle transizioni ecologica e digitale. I Comuni hanno una funzione strategica e devono essere motore di un rinnovato senso civico. Il nostro impegno a disposizione di un territorio che sia battistrada di una nuova stagione di sviluppo".
Le immagini della giornata nel nostro servizio video
La cronaca degli interventi dei candidati sindaco del centrosinistra
Alberto Calciolari (Medolla) ha snocciolato i dati demografici della Bassa, dove oggi vivono 85 mila persone. Meno del pre terremoto (andarono via 3 mila cittadini), ma in recupero. "Questo vuol dire che il territorio ha ripreso ad essere attrattivo, ma esprime anche bisogni nuovi come ad esempio quelli legati all'invecchiamento oppure alla dislocazione dell'immigrazione che è diversa da Comune a Comune". Calciolari cita l'esempio dell'hospice San Possidonio, da realizzare al più presto, e la necessità di presidiare i centri decisionali sulla sanità, a partire dal comitato di distretto e dal Ctss.
Alberto Silvestri (San Felice) ha poi ricordato che il centrodestra "Non ha idee né progetti, il suo mandato l'ha usato per distruggere quanto costruito con fatica in passato, con decisioni che hanno messo in difficoltà tutto il territorio. Noi siamo una alternativa credibile per affrontare le sfide che il territorio presenta, senza chiudersi ma facendo massa critica e portando fuori le istanze. Il terremoto ci ha insegnato questo spirito e noi non dobbiamo dimenticarlo". Silvestri ha poi citato gli undici progetti di sviluppo indicati da Nomisma per il nostro territorio, dall’idea di portare l’Università nel Distretto con un Corso Universitario Interateneo sul Biomedicale, al progetto di un Centro internazionale di Statistica sanitaria; dall’Integrazione fra il nostro Distretto biomedicale con la Sanità Pubblica e l’Ospedale di Mirandola, al transit point ferroviario collegato alla realizzazione della Cispadana, fino ad arrivare al progetto di un piano d’area per valorizzare sul versante turistico il ruolo della rete della Bonifica e della Ciclovia del Sole che ci attraverserà.
Sulla Cispadana, insiste Silvestri, il tempo delle chiacchiere è finito, sul territorio sono stati fatti tutti gli atti. Abbiamo fatto miracoli per far sviluppare le nostre industrie con un gap infrastrutturale così profondo, ma non durerà in eterno.
Veronica Morselli (San Possidonio) ha ricordato come la "Conferenza donne PD è un luogo importante per le politiche per le donne, c'è l'impegno per una società più giusta ed equa per tutti. La violenza di genere è diffusa e c'è impegno da parte di tutti.
E' fondamentale investire in società e scuola, offrire nidi gratuiti, stimolare l'imprenditoria femminile, e realizzare progetti per il lavoro delle donne.
Sauro Borghi (San Prospero) ha mostrato come "La destra si riempie la bocca della parola sicurezza, ma oggi il territorio è meno presidiato si prima: a Mirandola non c'è più la sede della polizia Ucman e il presidio di polizia depotenziato. Dobbiamo riprenderci Mirandola e farla rientrare in un territorio che deve essere unito". E questo vale non solo per la sicurezza intesa in questo senso.
Perché, osserva Borghi, la "sicurezza fiumi non è problema solo dei comuni rivieraschi. Si fa troppo poco e rincorriamo i morti, serve un impegno importante"
Perché, osserva Borghi, la "sicurezza fiumi non è problema solo dei comuni rivieraschi. Si fa troppo poco e rincorriamo i morti, serve un impegno importante"
Carlo Bassoli (Mirandola) fa notare come sia "bello che si torni a ragionare come Unione", e parla di cambiamento climatico "La premessa è credere che sia possibile un intervento sul territorio per la decarbonizzazione. Il teleriscaldamento a Mirandola è un progetto in questo senso. Dobbiamo iniziare a ridurre l'uso di gas quindi la decarbonizzazione passa anche attraverso il teleriscaldamento con il geotermico, attraverso strumenti importanti che sono ancora visti come novità quindi con un po' di sospetto con un po' di attendismo. Anche in questo caso è necessario ragionare in termini di Unione confrontando le diverse esperienze, come quella di Concordia dove c'è la prima comunità energetica, ovvero gruppi di consumatori che possono essere privati o no che si raggruppano e anche una serie di incentivi per l'implementazione depositi per i pannelli solari. Dobbiamo andare contrastare il cambiamento climatico anche andando a fare delle operazioni radicali di piantumazione per contrastare la CO2, per ridurre l'inerzia e questi sbalzi. Questo clima è sempre più fuori controllo però anche queste temperature portano alla desertificazione del nostro territorio da cui deriva anche, ad per esempio, la scomparsa di tutti i frutteti che c'erano perchè le falde si abbassano.
A me piacerebbe anche condividere il cosiddetto modello 3- 30-300. E' un modello molto semplice: da ogni abitazione si deve poter vedere tre alberi, il 30% di ogni quartiere deve essere di parco e ogni parco non può essere a più di 300 metri da una singola abitazione. E' chiaro che una cosa così non si implementa la sera per la mattina, ma il percorso di crescita che dobbiamo fare insieme non può prescindere da un modello che ci indirizzi in questo senso.
Antonio Turco (Cavezzo) comunica che "I numeri ci sbattono in faccia una realtà che prima forse avevamo avevamo messo sotto il tappeto: oggi abbiamo per ogni adolescente sotto ai 15 anni, due over 65 cioè il doppio. Il tasso di invecchiamento è preoccupante, specie se guardiamo nei prossimi 10/15 anni. Altro dato: nel decennio come 2012-2022 nelle classe di età 0-5 anni abbiamo perso 140 bambini. E' urgente quindi liberare delle risorse da destinare per l'infanzia e per la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura delle famiglie.
Marika Menozzi (Concordia) spiega che "Il nostro è un territorio che ha il desiderio di tornare a essere protagonista, di tornare a crescere e a svilupparsi e c'è un assetto strategico fondamentale per lo sviluppo e la crescita di questo territorio, senza il quale non esiste sviluppo democratico, sviluppo sociale e sviluppo economico ed è la scuola, l'istruzione e politiche educative e le politiche rivolte al sostegno delle giovani generazioni.
Noi abbiamo come punto di riferimento quelle che sono le direttive della comunità europea che sono molto chiare: noi abbiamo la necessità di abbassare la dispersione scolastica sotto il 10%. La comunità europea auspica che entro il 2030 il 65% delle persone abbiano un lavoro e che il 3% del bilancio venga investito in ricerca e sviluppo, così come almeno il 40% delle persone abbia un titolo di studio per una laurea. Questi sono gli asset sui quali noi attraverso le politiche educative di area dobbiamo continuare a lavorare, perché per noi la scuola deve essere una scuola inclusiva, una scuola che sicuramente sia in grado di valorizzare i talenti e le potenzialità di tutti ma al tempo stesso che sia in grado di comprendere e intercettare e sostenere le fragilità e i bisogni educativi di tutte e di tutti.
Dobbiamo dircelo: su questo il territorio ha già iniziato a lavorare da anni, partiamo da un tema importantissimo che è un nuovo patto per la scuola, è uno strumento indispensabile per questo territorio, significa mettere in rete in modo strutturato i singoli comuni attraverso l'Unione dell'Area Nord le scuole siano esse statali che paritarie, le agenzie educative già presenti su questo territorio, penso alla fondazione scuola di musica Andreoli, penso al nostro centro di educazione ambientale, penso alle parrocchie, ai centri aggregativi di cui questo territorio ha bisogno.
Sulla dispersione scolastica, qui abbiamo anche qui un tasso leggermente migliore di quello nazionale però abbiamo comunque il 15% di ragazzi che non studiano non hanno un titolo di studio e non lavorano ed è un fallimento per un territorio avere un tasso di dispersione scolastica e una percentuale superiori alle indicazioni della comunità europea ed è per questo che parlare di Scuola del merito significa mettere uno slogan sulla carta e non occuparsi dei ragazzi. Noi abbiamo bisogno di farci carico delle fragilità di questa società anche attraverso la scuola,.
Tema fondamentale quando parliamo di scuola e parliamo ovviamente anche di docenti ovviamente noi abbiamo dei docenti esattamente come gli operatori socio sanitari o le persone che lavorano nelle aziende di questo territorio che provengono da fuori Area nord e quindi noi non possiamo non parlare di due elementi fondamentali per fare in modo che il nostro territorio sia attrattivo ed accogliente per i docenti che provengono da fuori e mi riferisco ovviamente alla viabilità e al trasporto pubblico perché abbiamo molto personale sanitario docenti o personale addetto nelle aziende che viene qui senza mezzo di trasporto privato quindi ha bisogno di un mezzo pubblico per muoversi all'interno dell'area Nord così come per connettersi con i territori limitrofi. Abbiamo bisogno di parlare di casa, di diritto alla causa e di capacità di trovare degli alloggi in affitto anche per dei periodi brevi perché spesso gli incarichi dei docenti sono gli incarichi anche annuali se non sono assunti a tempo indeterminato ma con degli affitti che siano calmierati, abbiamo bisogno di iniziare a parlare di una agenzia per la casa.
Sulla dispersione scolastica, qui abbiamo anche qui un tasso leggermente migliore di quello nazionale però abbiamo comunque il 15% di ragazzi che non studiano non hanno un titolo di studio e non lavorano ed è un fallimento per un territorio avere un tasso di dispersione scolastica e una percentuale superiori alle indicazioni della comunità europea ed è per questo che parlare di Scuola del merito significa mettere uno slogan sulla carta e non occuparsi dei ragazzi. Noi abbiamo bisogno di farci carico delle fragilità di questa società anche attraverso la scuola,.
Tema fondamentale quando parliamo di scuola e parliamo ovviamente anche di docenti ovviamente noi abbiamo dei docenti esattamente come gli operatori socio sanitari o le persone che lavorano nelle aziende di questo territorio che provengono da fuori Area nord e quindi noi non possiamo non parlare di due elementi fondamentali per fare in modo che il nostro territorio sia attrattivo ed accogliente per i docenti che provengono da fuori e mi riferisco ovviamente alla viabilità e al trasporto pubblico perché abbiamo molto personale sanitario docenti o personale addetto nelle aziende che viene qui senza mezzo di trasporto privato quindi ha bisogno di un mezzo pubblico per muoversi all'interno dell'area Nord così come per connettersi con i territori limitrofi. Abbiamo bisogno di parlare di casa, di diritto alla causa e di capacità di trovare degli alloggi in affitto anche per dei periodi brevi perché spesso gli incarichi dei docenti sono gli incarichi anche annuali se non sono assunti a tempo indeterminato ma con degli affitti che siano calmierati, abbiamo bisogno di iniziare a parlare di una agenzia per la casa.
Le domande dei giornalisti
Bassoli ha poi risposto a una domanda dei giornalisti sulla questione alleanze, vero è che probabilmente arriveranno al secondo turno in caso di ballottaggio, dopo che ci sarà contati, ma per ora il Pd a differenza di quanto accade negli altri Comuni non ha portato a casa a Mirandola nè quella coi Cinque Stelle nè quella con Azione. "Non vorrei monopolizzare la giornata che è sul territorio con delle beghe mirandolesi ma noi abbiamo dialogato per tutti e continuiamo a dialogare. I Cinque stelle è sicuramente un soggetto con cui noi possiamo avere punti di contatto. Chiedono delle scuse? Io sono candidato della coalizione e non ho fatto niente di male, se dovessi avergli fatto qualcosa di male vi prego di farmelo sapere che ne parliamo".
I giornalisti hanno poi chiesto lumi sulla situazione a San Possidonio, dove non è stato ricandidato al secondo mandato il sindaco uscente, Carlo Casari, e lui si è fatto una lista da solo.
Morselli, diplomaticamente evita l'attacco frontale e spiega che a San Possidonio "La situazione attuale vede tre liste candidate Nel senso che il sindaco uscente Carlo Casari ha una sua lista avrà una sua lista per quello che noi sappiamo noi ad oggi e tengo a precisare però che non sarà una lista di centro-sinistra come loro hanno più volte rimarcato si sono completamente dissociati diciamo dall'ambiente, dalle "tenebre" del centro-sinistra per cui sarà una lista indipendente quindi non in continuità con quella che è stata l'amministrazione di questi cinque anni perché cinque anni fa Casari è stato eletto con i voti del centro-sinistra mentre adesso no, cioè nel senso non avrà l'appoggio di quella che è la sensibilità di centro-sinistra di coalizione e l'altra lista è chiaramente la lista di centrodestra con il supporto di Fratelli d'Italia, insomma quindi del candidato Donato Bergamini che 5 anni fa aveva corso per le elezioni del 2019. Quindi questo è un po' lo scenario: volevo appunto precisare che come centro-sinistra a San Possidonio c'è solo la lista San Possidonio futura con me candidato sindaco".
Morselli, diplomaticamente evita l'attacco frontale e spiega che a San Possidonio "La situazione attuale vede tre liste candidate Nel senso che il sindaco uscente Carlo Casari ha una sua lista avrà una sua lista per quello che noi sappiamo noi ad oggi e tengo a precisare però che non sarà una lista di centro-sinistra come loro hanno più volte rimarcato si sono completamente dissociati diciamo dall'ambiente, dalle "tenebre" del centro-sinistra per cui sarà una lista indipendente quindi non in continuità con quella che è stata l'amministrazione di questi cinque anni perché cinque anni fa Casari è stato eletto con i voti del centro-sinistra mentre adesso no, cioè nel senso non avrà l'appoggio di quella che è la sensibilità di centro-sinistra di coalizione e l'altra lista è chiaramente la lista di centrodestra con il supporto di Fratelli d'Italia, insomma quindi del candidato Donato Bergamini che 5 anni fa aveva corso per le elezioni del 2019. Quindi questo è un po' lo scenario: volevo appunto precisare che come centro-sinistra a San Possidonio c'è solo la lista San Possidonio futura con me candidato sindaco".
Sul tema Aimag è stato infine chiesto a Menozzi se Concordia fosse rientrata nei ranghi: nei giorni delle divisioni Bassa-Carpi si era astenuta rompendo l'unità dell'Unione. "L'obiettivo adesso è quello di portare il dialogo sul confronto nel merito politico non solo quindi di Concordia ma di tutta l'area nord e di terre d'Argine è fuori di dubbio che l'interesse comune è quello di difendere il patrimonio e controllo pubblico di Aimag. Controllo pubblico che si deve rafforzare attraverso un patto di sindacato che in questo momento non c'è, sul quale le future amministrazioni dovranno tornare a dialogare quindi un dialogo politico costruttivo perché il patrimonio di Aimag deve essere tutelato da parte di tutti, terre d'Argine, area Nord, basso mantovano Con i candidati sindaci il dibattito è estremamente sereno, disteso e aperto e sulla scia di obiettivi comuni: questa è la cosa più importante".
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