Ernesto Carletti, la moglie Antonietta e i due figli Alberto e Maurizio, da una piccola officina nel 1974 a Mirandola, alla concessionaria e ai 6 posti di lavoro di oggi.
La passione per le auto che diventa il lavoro dei sogni, tramandato dai genitori ai figli. La storia è quella di Ernesto Carletti, oggi 83enne, che partito come dipendente in un'officina è riuscito a diventare imprenditore. Era il 1974 quando Ernesto, dopo 17 anni di esperienza in officina, mosso da spirito di iniziativa, lascia il lavoro come dipendente e insieme alla moglie Antonietta decide di mettersi in proprio ed aprire un centro di riparazioni auto a Mirandola. Negli anni, l'attività si ingrandisce fino a diventare anche concessionaria di veicoli del marchio Citroën.
“Per me entrare a lavorare nell’attività di famiglia è stato naturale – spiega Maurizio Carletti, 57 anni, subentrato con il fratello Alberto ai genitori nell’omonima concessionaria di auto con sede a Mirandola -. Siamo orgogliosi di aver seguito le orme nei nostri genitori. Sono in concessionaria da 40 anni. Infatti, appena ho finito la terza media sono andato a lavorare con papà. Sono partito come meccanico, poi, quando è entrato anche mio fratello minore come autoriparatore, io mi sono dedicato alla parte commerciale. Per anni abbiamo affiancato mamma e papà, poi quando sono andati in pensione abbiamo preso noi le redini dell’attività. I nostri genitori sono partiti aprendo un centro di autoriparazioni, poi nel tempo, grazie al successo riscosso, l’azienda si è ampliata e ha esteso i servizi fino a diventare, 15 anni fa, anche concessionaria Citroën. E, dal 2013, siamo diventati pure rivendita ufficiale del marchio Peugeot. In tutto abbiamo cambiato tre sedi prima di arrivare in quella attuale di via Bruino. Anche i dipendenti nel tempo sono aumentati e adesso, oltre a noi due proprietari, ci sono 6 collaboratori, tutti molti giovani che però lavorano con noi da diversi anni”.
A proposito di cambiamenti, negli anni il mondo dell’automobile ha subito una forte evoluzione come conferma Carletti.
“Le innovazioni tecnologiche applicate al mondo delle auto hanno richiesto personale sempre più preparato e con un elevato grado di professionalità – spiega Maurizio -. Cinquant’anni fa le auto erano semplici, per riparale non si lavorava sulla tecnologia, poi è cambiato tutto. Oggi serve personale sempre più preparato e all’avanguardia. Anche il mercato dell’auto ha subito un forte cambiamento, dalla vendita diretta si è passati a quella online. Appena 20 anni fa, quando si doveva acquistare un’auto ci si recava in concessionaria per vederla e parlare con il rivenditore per trovare il modello adatto. Quando si vendeva un’auto da chi veniva da lontano lo si raccontava come un evento quasi eccezionale. Oggi, si preferisce l’online, stando a casa e collegandosi al nostro sito si possono vedere tutte le proposte. I clienti sono da tutta Italia”.
I due fratelli sono contenti di portare avanti l’attività di famiglia, anche se non sono mancate le difficoltà e gli imprevisti.
“Uno dei momenti più difficili è stato sicuramente il terremoto del 2012 – ricorda Carletti -. Le scosse hanno danneggiato il capannone e abbiamo dovuto ricostruire la parte anteriore dello stabile, ma abbiamo sempre continuato a lavorare”.
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