Regionali, Emilia-Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro: i candidati modenesi a sostegno di Federico Serra
Sanità pubblica di qualità, cura del territorio, dignità del lavoro e diritto alla casa. Sono questi i punti principali del programma della lista Emilia-Romagna per la Pace, l’ambiente e il lavoro, promossa da Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Partito Comunista Italiano, con Federico Serra candidato alla presidenza della Giunta regionale.
“Una lista che si pone in alternativa alle destre e al campo larghissimo del PD - commenta il candidato presidente Federico Serra - per rappresentare chi in questa regione è escluso dal sistema di potere che centrosinistra e centrodestra interpretano. Una lista contro il partito unico del cemento, degli appalti e delle privatizzazioni, temi e scelte che in consiglio regionale hanno sempre unito chi in campagna elettorale litiga ogni giorno davanti alle tv e sui giornali”.
"Vogliamo che si torni ad un sistema sanitario pubblico degno di questo nome - si legge nella nota stampa - con una sanità che mette al centro la salute delle persone e non i profitti dei privati, che anche in Emilia-Romagna sono cresciuti con la tendenza sempre più forte a chiudere presidi e pronti soccorso per esternalizzarli al privato accreditato o appaltarli a cooperative di medici gettonisti. Di fronte ad una crisi climatica che ci presenta il conto con quattro alluvioni in 18 mesi, diciamo che nella terza regione italiana per consumo di suolo vanno immediatamente fermate le grandi opere di cementificazione già messe in agenda dalla regione, e che rappresentano una bomba ad orologeria per il gravissimo rischio idrogeologico che comportano. E a Modena significa dire di no alla Bretella Campogalliano-Sassuolo e all’autostrada Cispadana per dirottare tutte le risorse necessarie alla messa in sicurezza del territorio e al contrasto alla crisi climatica. Vogliamo un patto per il lavoro che metta al centro la sicurezza di lavoratrici e lavoratori e ponga fine al lavoro sottopagato, nel privato ma prima ancora nei servizi e negli appalti pubblici, dove ci sono lavoratori e lavoratrici poveri per i quali proponiamo un salario minimo di 10 € l’ora.
Poi c’è il tema della casa. Le piattaforme degli affitti turistici stanno saccheggiando le città rendendo gli alloggi inaccessibili a tante persone, e noi vogliamo porre fine a questa speculazione con provvedimenti legislativi tutelanti per famiglie e studenti. Infine, c’è il tema della PACE, per noi dirimente. Siamo l’unica lista contraria al riarmo globale che oltre a mettere in pericolo il Pianeta, sottrae risorse alla sanità, alla scuola, alla tutela dell’ambiente e conversione ecologica e al contrasto ai cambiamenti climatici. Siamo tra i pochissimi che si sono esposti contro Israele e il genocidio che sta perpetrando sui palestinesi. E questa nostra posizione l’abbiamo esplicitata anche sul logo elettorale con un segno di solidarietà con la Palestina".
IL CANDIDATO PRESIDENTE FEDERICO SERRA
Federico Serra, candidato presidente di Regione
33 anni, nato a Trento è residente a Bologna da 13 anni dove si è laureato in Scienze politiche. È operatore sociale presso una cooperativa dove si occupa di marginalità e vittime di violenza. È delegato sindacale di USB Unione Sindacale di Base.
LE CANDIDATE E I CANDIDATI DEL COLLEGIO DI MODENA
Alba Bassoli
65 anni, architetto, una vita professionale tutta all’interno della pubblica amministrazione come Dirigente della Progettazione del Servizio Tecnico dell’Azienda USL di Modena. Ha progettato e seguito la realizzazione di molti interventi su ospedali, nuove strutture sanitarie territoriali, tra cui consultori familiari, poliambulatori, strutture residenziali e socio assistenziali, Case della Salute, tra cui quelle di Guiglia, Cavezzo, Fanano, Carpi, Spilamberto, Mirandola e Finale Emilia. Si candida per sostenere una lista che ha programmi di equità e di giustizia, per riaffermare la centralità del lavoro e per questo voglio contribuire, per le competenze che ho maturato, a realizzare programmi che portino al miglioramento di qualità della vita delle comunità in cui viviamo. Intende porre a disposizione della collettività l’esperienza acquisita per correggere, tra l’altro, gli attuali indirizzi regionali sulla sanità, pericolosamente sbilanciati a favore di inutili incrementi edilizi.
Stefano Lugli
50 anni, residente a Finale Emilia, laurea in Scienze politiche, lavora all’ufficio cultura del Comune di Concordia. Ha sempre fatto politica nella sinistra e attualmente è co-segretario regionale di Rifondazione Comunista dell’Emilia-Romagna. È antifascista, antirazzista e militante dell’Anpi.
Silvia Missio
34 anni, modenese, laurea magistrale in Relazioni internazionali a Bologna, con 20 anni di scautismo alle spalle, ha recentemente svolto il ruolo di referente comunicazione per Unione Popolare Modena, per cui era candidata al Consiglio Comunale. Collabora attivamente con il Comitato E-R Contro Ogni Autonomia e si dedica alla tutela dei diritti riproduttivi delle persone, per cui ha nei mesi scorsi promosso la rete Pro-Choice Modena, in risposta alle azioni antiabortiste avvenute nel complice silenzio delle istituzioni locali.
Angioletto Usai
70 anni, residente a Sassuolo, è consulente assicurativo e commerciale nonchè responsabile d’organizzazione. Iscritto nel PCI è stato consigliere di maggioranza e capogruppo nel Comune di Sassuolo. È antifascista e attivista ANPI, studioso della Costituzione e appassionato di pratiche politiche sociali. È sposato, ha tre figli ed è nonno di tre nipoti.
Vania Pederzoli
54 anni, residente a Novi di Modena, laureata in Scienze Biologiche, svolge la libera professione nei settori della sicurezza sul lavoro e igiene degli alimenti. Impegnata da anni in politica a sinistra, è stata assessore all’istruzione e alle pari opportunità nel proprio Comune; attualmente è componente della segreteria di Rifondazione Comunista Federazione di Modena ed è stata co-portavoce di Unione Popolare Modena. Attiva da anni in difesa della Costituzione ha preso parte a tutte le campagne referendarie che si sono succedute negli ultimi anni, compresa quella in corso contro l’autonomia differenziata. È antifascista e attivista dell’ANPI, femminista, antirazzista, pacifista ed ecologista.
Paolo Viglianti
67 anni, è residente a Fanano dove svolge l’incarico di consigliere comunale e di consigliere nell’Unione dei Comuni del Frignano. Ex responsabile della formazione tecnica sui sistemi elettronici di controllo del traffico aereo. Presidente IFSA (Italian Fligth Safety Association - Associazione dei Tecnici Elettronici del Controllo del Traffico Aereo) nel 2005 e dal 2011 al 2014. Da sempre impegnato nella militanza sindacale e politica, attualmente è componente del Comitato di Amministrazione del PCI.
Elisa Zamboni
30 anni, donna queer, bergamasca d’origine arrivata in Emilia per studio e rimasta per lavoro. Cresciuta politicamente nelle reti antifasciste di provincia e nel movimento studentesco e fin dalla sua nascita nel 2017 militante di Potere al Popolo. In 3 parole: comunista, femminista, nerd.
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