Nonantola, il Gruppo Consigliare “Futuro 2030” su infermieri aggrediti: “Serve sicurezza e rispetto per chi lavora in prima linea nella sanità”
NONANTOLA - Il 28 ottobre 2024, due infermieri sono stati vittime di una brutale aggressione nel reparto di terapia intensiva cardiologica dell’Ospedale di Baggiovara mentre svolgevano un’attività di routine. L’episodio, che ha sconvolto profondamente tutto il personale, ha riportato l’attenzione sul problema sempre più grave della sicurezza per gli operatori sanitari, dimostrandosi un fenomeno non più circoscritto solo al Pronto Soccorso.
L'aggressione di Baggiovara è l’ultimo di ben 133 episodi recenti di violenza contro il personale sanitario locale. Questi eventi non solo mettono a rischio la sicurezza degli operatori, ma compromettono anche la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti, poiché chi è costretto a lavorare in un clima di costante insicurezza fatica a mantenere la serenità necessaria per garantire cure adeguate.
In risposta all’aggressione, le organizzazioni sindacali, il personale e le istituzioni locali hanno espresso solidarietà agli infermieri aggrediti, richiedendo misure urgenti come un rafforzamento delle misure di sicurezza, la presenza di personale di vigilanza e il miglioramento delle condizioni di lavoro in ogni reparto ospedaliero. Questo episodio evidenzia il fatto che i professionisti della salute, impegnati quotidianamente nella cura delle persone, affrontano non solo sfide mediche ma anche situazioni di violenza che minacciano la loro stessa incolumità.
Oltre a rappresentare un problema di sicurezza immediato, la ripetizione di tali episodi evidenzia un problema più ampio e strutturale: il progressivo impoverimento della sanità pubblica, causato dai tagli alle risorse, che limita la possibilità di rinnovare le strutture, aggiornare le attrezzature e garantire adeguate condizioni di lavoro. Questo deterioramento del sistema genera insoddisfazione e frustrazione anche tra i pazienti, aumentando le tensioni verso il personale sanitario.
La recente adozione della legge 113 del 2020, volta a proteggere gli operatori sanitari, rappresenta un primo passo, ma non è sufficiente. Le istituzioni devono impegnarsi in maniera coordinata per fornire risorse adeguate, personale e strumenti per garantire ai professionisti un ambiente di lavoro sicuro e sereno. Sono necessari interventi mirati, come una formazione specifica per la gestione dei conflitti, sistemi di allarme rapido e un potenziamento del supporto psicologico.
Ringraziamo la Sindaca di Nonantola, Tiziana Baccolini, che, durante il Consiglio Comunale del 31 ottobre, ha espresso solidarietà ai due infermieri vittime delle violenze.
A questo proposito, il gruppo consigliare “Futuro 2030”, dopo un diniego da parte delle forze di Centro Destra presenti in Consiglio Comunale a Nonantola, in occasione del Consiglio Comunale del 31 Ottobre 2024, ha presentato un Ordine del Giorno, rinviato al prossimo consiglio comunale a causa della contrarietà espressa dai gruppi di centrodestra, firmato dai gruppi consiglieri dell’area progressista, per esprimere non solo una condanna per le violenze subite dai due infermieri dell’Ospedale di Baggiovara e per ogni forma di aggressione ai danni del personale sanitario, ma anche solidarietà e vicinanza agli infermieri coinvolti e a tutto il personale dell’Ospedale di Baggiovara, riconoscendo l’impegno e il valore del loro lavoro quotidiano. Sarà, poi, necessario promuovere momenti di dialogo e confronto tra studenti, operatori sanitari e medici per discutere temi legati alla sicurezza e al rapporto con i pazienti. Questo dialogo interprofessionale potrebbe non solo migliorare la gestione delle situazioni di conflitto, ma anche rafforzare la consapevolezza e le competenze nella relazione con i pazienti, contribuendo a creare una cultura sanitaria più sicura e collaborativa.
La solidarietà espressa dalla comunità verso gli infermieri aggrediti è significativa e rappresenta una richiesta collettiva di sicurezza e rispetto per chi lavora in prima linea nella sanità pubblica. Tuttavia, affinché questa solidarietà non rimanga un atto isolato, ma si traduca in un reale cambiamento, è fondamentale che le istituzioni intervengano su problemi strutturali e organizzativi, ripristinando un sistema sanitario capace di offrire servizi equi e di qualità. Aumentare i finanziamenti per la sanità pubblica, adeguare gli stipendi del personale sanitario ai livelli degli standard europei, rafforzare la formazione per la gestione dei conflitti e garantire vigilanza e supporto psicologico agli operatori sono passi ormai indispensabili per garantire un futuro più sicuro per tutti, sia per chi offre assistenza sia per chi la riceve.
- Il coro "Voci di pace" in tour per Natale: ecco le date di Medolla e San Felice
- Maltempo, alcune strade allagate a Soliera, Nonantola e Bomporto: ecco le chiusure
- Famiglia intossicata dal monossido di carbonio a San Felice
- Mirandola, dal 14 dicembre alla Sala Trionfini torna la tradizionale Mostra dei Presepi
- Fino al 23 dicembre ci si può candidare per svolgere un tirocinio curricolare presso il Comune di San Felice
- Emilia-Romagna, il 13 dicembre prima seduta della nuova Assemblea legislativa
- San Felice, dal 16 dicembre modifiche alla viabilità per lavori in corso
RESTO D'ITALIA E MONDO
SALUTE
ATTUALITÀ
I più letti
Most Read Posts
- Mirandola, il 53enne Vanni Vasile Oprisan trovato morto all'interno del proprio camion
- San Prospero è la capitale dell'uncinetto: realizzato un albero di Natale di circa otto metri
- Mirandola in festa sabato 16 e domenica 17 novembre con la Fiera Mercato di Francia Corta
- Gettano polpette avvelenate in giardino, labrador in fin di vita a Carpi