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17 Febbraio 2025
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Giornata Mondiale contro il Cancro, a Modena il Day Hospital di oncologia ed ematologia ospita ogni giorno dai 300 ai 400 pazienti

MODENA - Oggi, martedì 4 febbraio, in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro, medici, istituzioni, associazioni e cittadini di tutto il mondo si uniscono per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e dell'accesso a cure efficaci per tutti. Il Centro Oncologico Modenese, sede della diagnosi e cura dei pazienti affetti da Cancro, rappresenta una realtà unica regionale che unisce le degenze e il Day Hospital (DH) di oncologia ed ematologia, il pronto soccorso onco-ematologico, una medicina interna a supporto delle degenze e del DH, un centro trapianti di midollo/cellule staminali, un’unità di cure palliative-hospice ospedaliero e laboratori di ricerca avanzata per diagnosi e terapie innovative. Quest’ampia ma ben focalizzata offerta promuove da quasi 25 anni azioni concrete per garantire cure tempestive ed efficaci a tutti i pazienti grazie alla integrazione tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) e l’Università di Modena e Reggio Emilia, anche all’interno di percorsi di formazione pre- e post-laurea. Questo impegno sinergico consente ogni giorno al DH del Centro Oncologico di ospitare dai 300 ai 400 pazienti con tumore solido ed ematologico: una comunità che si muove per essere curata, considerando anche che vengono eseguite circa 10 nuove diagnosi ogni giorno. Questi numeri impressionanti di fatto riflettono localmente quella che è la realtà nazionale. Per rimanere al passo con le sfide dei prossimi anni il Centro Oncologico ha bisogno di un restyling. Si può consultare il sito https://www.aou.mo.it/Restyling-COM dove è possibile trovare le informazioni per contribuire al progetto per un rinnovato e più confortevole Centro Oncologico in grado di affrontare le sfide del 2030: terapie geniche per tumori ematologici e solidi, diagnosi tramite biopsia liquida e nuovi modelli assistenziali di interazione con gli ospedali.

In Italia, nel 2024, sono state stimate circa 400.000 nuove diagnosi di tumore solido, con 220.000 casi tra gli uomini e i restanti tra le donne. Numeri importanti con segnali di luce: la mortalità per cancro nei giovani adulti (20-49 anni) è diminuita del 20% nelle donne e del 28% negli uomini nel periodo 2006-2021. Inoltre, grazie ai progressi nelle terapie, nella diagnosi precoce e nelle ricerche di laboratorio e cliniche, si stima che circa la metà dei pazienti con cancro è destinata a guarire. Siamo di fronte a numeri in miglioramento, ma ancora lontani dal 100%, per cui sono necessari sforzi ulteriori che anche a Modena sono in essere su vari fronti.

Una delle eccellenze del Centro Oncologico è rappresentata dal Centro Trapianti Cellule Staminali Emopoietiche, quale struttura altamente complessa e accreditata a livello Nazionale e Internazionale, per trapianti autologhi e allogenici, con una media di 50-60 ogni anno. All’interno del Centro sono in corso le qualificazioni per poter iniziare terapie geniche e cellulari con CAR-T anche a Modena. Lo sviluppo di terapie geniche anticancro è un comune denominatore tra i professionisti dell’Ematologia e dell’Oncologia. Questo sforzo congiunto ha portato allo sviluppo di terapie cellulari e geniche per il tumore pancreatico e per i tumori cerebrali, anche tramite tecnologie CAR. Oltre a questo, sono in corso ricerche per nuovi test diagnostici legati alla biopsia liquida per cercare, con un semplice prelievo di sangue, marcatori in grado di predire la prognosi e la risposta alle terapie oppure per identificare dei fattori di rischio per lo sviluppi di complicanze infettive nei pazienti ematologici, in particolare, dopo il trapianto e le terapie con CAR-T. Accanto alle ricerche di laboratorio, tutto il personale è impegnato nella ricerca clinica con numerosi studi che vanno a completare la normale gestione clinica. Tale impegno ha ottenuto recentemente un importante riconoscimento nazionale dall’AIFA, consegnando all’AOU di Modena il secondo posto nazionale (al pari del Policlinico Gemelli di Roma e dell’INT di Milano) per il numero di sperimentazioni cliniche non profit. Questi traguardi sono possibili grazie al lavoro di equipe di tutti gli ematologi ed oncologi che, con il supporto del personale infermieristico, operano nelle diverse Unità di Degenza, Day Service, PS Affido ed Ambulatori. Accanto a questi percorsi innovativi, il Centro Oncologico offre cure palliative precoci e simultanee permettendo un approccio integrato alla cura, coinvolgendo non solo i pazienti ma anche i caregiver, fornendo supporto emotivo e pratico. Nel solco di questa grande esperienza è stata fondata la prima Scuola di Specializzazione di Cure Palliative (diretta dalla Professoressa Angela Toss) in un programma di formazione pluriennale finalizzato a specializzare i medici palliativisti del futuro. Questa Scuola si associa alle Scuole di Specializzazione di Oncologia ed Ematologia (dirette, rispettivamente. dal Professor Federico Piacentini e dal Professor Mario Luppi), che hanno da poco compiuto 50 anni, testimoniando la volontà di UNIMORE di formare medici specializzandi capaci non solo durante i loro studi di contribuire alle attività del Centro, ma proiettando questa formazione nella oncologia ed ematologia del futuro tra tradizione e innovazione.

Inoltre, nel nuovo Dipartimento Assistenziale di Oncologia ed Ematologia Provinciale di Modena si sta consolidando una collaborazione tra i professionisti di AOU ed AUSL a Carpi, Sassuolo, Vignola e Pavullo, in particolare con le Dottoresse Claudia Mucciarini, Lucia Longo ed Elena Bandieri. Questo permetterà di condividere, e rendere ancora più efficienti e appropriati i percorsi di cura delle malattie oncologiche ed emato-oncologiche, avendo sempre più al centro i bisogni dei pazienti e dell’unità famiglia/caregivers. Inoltre, con la recente istituzione del Dipartimento Interaziendale Oncologico ed Emato-oncologico di Modena si è costituita una rete integrata su tutto il territorio provinciale, che comprende anche i Day Service e Day Hospital oncologici presenti in Area Nord (Carpi e Mirandola), con direttrice facente funzione la dottoressa Claudia Mucciarini, e in Area Sud (Sassuolo, Vignola e Pavullo), diretti dalla dottoressa Lucia Longo. Si è così avviato un percorso di forte sinergia tra i diversi servizi delle tre Aziende sanitarie modenesi, e i loro professionisti con l’obiettivo di garantire efficienza, equità, prossimità e una sempre maggiore appropriatezza delle cure per le malattie oncologiche ed emato-oncologiche, avendo al centro i bisogni dei pazienti e delle loro famiglie e caregiver. Sul versante delle interazioni con il volontariato, la collaborazione con varie associazioni di pazienti (AIL Modena OdV, Angela Serra, ANT, ASEOP, Cesto di Ciliegie, Dragon Boat, Fondazione Hospice Pivetti, e LILT) consentono la progettazione e l’attuazione di programmi innovativi come il “Caregiver per scelta” e di digitalizzazione e telemedicina che faciliteranno in un prossimo futuro i rapporti tra pazienti e l’ospedale. In questo senso le azioni messe in atto nella realtà territoriale modenese riflettono il tema della campagna 2025 teso a promuovere azioni concrete per garantire cure tempestive ed efficaci a tutti i pazienti partendo dall’impegno dei singoli e delle comunità. Questo passa anche dal rinnovamento delle strutture del Centro Oncologico: esiste un progetto di restyling, presentato nei mesi scorsi, promosso in partnership con l’Associazione Angela Serra ODV, che prevede un significativo miglioramento dei livelli di accoglienza sia all’esterno che all’interno della struttura.

«Ogni gesto conta – sono le parole del professor Massimo Dominici, direttore dell’Oncologia dell’AOU di Modenadalla prevenzione alla solidarietà, possiamo tutti fare la nostra parte nella lotta contro il cancro. Noi siamo i primi medici di noi stessi con le giuste abitudini di vita e all’adesione alle campagne di screening. In questo caso, aggiungerei, anche alle campagne volte a migliorare le strutture presso le quali si combatte il cancro».

Per informazioni sul progetto di restyling del COM si può consultare il sito https://www.aou.mo.it/Restyling-COM dove è possibile trovare le informazioni per contribuire al progetto per un rinnovato e più confortevole Centro Oncologico in grado di affrontare le sfide del 2030: terapie geniche per tumori ematologici e solidi, diagnosi tramite biopsia liquida e nuovi modelli assistenziali di interazione con gli ospedali.

«Oggi più che mai è essenziale rafforzare la collaborazione tra Istituzioni sanitarie, ricercatori e organizzazioni della società civile – spiega il professor Mario Luppi, direttore dell’Ematologia dell’AOU di Modena per garantire equità nelle cure e migliorare la qualità della vita dei pazienti con cancro».

«La Giornata Mondiale contro il Cancro 2025 – prosegue il direttore del Dipartimento Assistenziale integrato di Oncologia ed Ematologia dell’AOU di Modena, professor Giuseppe Longo invita ognuno a unirsi per fare tutti insieme uno sforzo comune, in modo da attuare quei piccoli gesti quotidiani capaci di ridurre di circa il 50% i casi di tumore. L’abolizione del fumo, una corretta alimentazione ricca in frutta e verdura, il mantenimento di un peso ideale, l’esercizio fisico, il moderato uso di alcolici ed i corretti stili di vita sono fondamentali per prevenire nuovi casi. Se tutti insieme, operatori sanitari e cittadini, cercheremo di sviluppare un approccio one-health da un lato e, se dell’altro, l’organizzazione assistenziale sarà sempre più basata sul prendersi cura di ogni cittadino dalla diagnosi precoce alla cura della malattia oncologica in tutte le sue fasi, riusciremo non solo ad avere meno tumori ma anche a guarire sempre più persone».

Il preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore, prof. Michele Zoli, ha aggiunto «Mi unisco alle considerazioni dei colleghi del Centro Oncologico, al cui impegno e risultati va il mio ringraziamento istituzionale e personale, nel ricordare come la lotta contro il cancro sia una priorità dell’intera società, e solo l’unione di intenti e l’armonizzazione delle varie componenti sociali, dalle istituzioni sanitarie, di ricerca e formazione, alle organizzazioni di pazienti fino al contributo di tutti i cittadini, a partire dal miglioramento degli stili di vita, porterà a soluzioni innovative ed efficaci ma anche realmente accessibili a tutti».

«L’impegno dell’AOU di Modena nella lotta contro il cancro si concretizza ogni giorno attraverso l’integrazione tra assistenza, ricerca e formazione – chiosa il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, ingegner Luca Baldino garantire cure tempestive, accessibili e innovative fa parte delle nostre priorità, ma è solo grazie alla collaborazione tra professionisti sanitari, istituzioni e associazioni che possiamo fare la differenza nella vita dei pazienti e delle loro famiglie».

Da sinistra: Luppi, Dominici e Longo

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