L’imprenditore Alberto Forchielli: “I dazi resteranno, indispensabile operare per limitare i danni.”
“I dazi resteranno, verranno attenuati, occorrerà conviverci e operare a livello associativo per limitarne l'impatto”. E ancora: “I processi innovativi sono indispensabili per le aziende per crescere e fare prosperare l’economia. Senza innovazione si muore e muore il Paese”. Sul Payback: “E’ privo di senso, sia sotto l’aspetto etico, legale ed economico.. un disastro per le imprese del biomedicale.” E’ stato un Alberto Forchielli - imprenditore, opinionista conoscitore degli ambiti economici internazionali - a tutto campo, quello intervenuto giovedì 15 maggio all’incontro organizzato da CONFAPI Emilia “PMI e Commercio Internazionale – Adattarsi ai dazi e alla geopolitica in evoluzione”.
Un evento che ha visto la presenza di numerosi imprenditori, per cogliere riflessioni e spunti al fine di comprendere quanto sta accadendo sui mercati a livello internazionale alla luce dei risvolti di natura geopolitica in atto.
Soddisfatto per come è andato l’evento, Alberto Meschieri, presidente di CONFAPI Emilia: “Non ci aspettavamo soluzioni concrete – e in effetti, data la complessità e la natura strutturale del problema, erano difficilmente ipotizzabili. Tuttavia, gli interventi di Forchielli e del dottor Quercia del Ministero hanno offerto punti di osservazione estremamente lucidi e sinceri. Il loro punto di vista, diretto e a tratti scomodo, ha avuto il merito di mettere a nudo la realtà. Ed è proprio da questa presa di coscienza che può nascere un cambiamento. Comprendere davvero la situazione, accettarla per quanto difficile, consente alle aziende di interpretare meglio ciò che sta accadendo e orientarsi in un contesto altrimenti confuso. In un momento di disordine generale, questo tipo di chiarezza è forse la risorsa più preziosa. È ciò che serve per SAPER cogliere i segnali giusti e adottare le contromisure più efficaci.”
È stato proprio l'intervento del Dott. Quercia, che spiegando le dinamiche economiche e industriali degli ultimi vent'anni ha delineato uno scenario che se colto dall'Europa, potrebbe dare un enorme impulso allo sviluppo e alla reindustrializzazione del continente ed al ministero stanno lavorando per preparare questo terreno sul quale chiederanno alle associazioni di lavorare coinvolgendo le PMI con la qualità e la creatività che le contraddistinguono. 0
Gli occhi e le orecchie, neanche a dirlo, tutti puntati e in ascolto a Forchielli che ha spaziato sulle tematiche attuali che stanno tenendo banco ormai da mesi nel panorama internazionale. “I dazi - ha detto - non spariranno: saranno forse più moderati, ma resteranno. NON SONO IL MALE ASSOLUTO. Dovremo imparare a conviverci e, possibilmente, a farli funzionare a nostro favore. Sarà fondamentale agire a livello associativo, per definire politiche sui dazi che non solo ci tutelino, ma che possano anche offrirci un vantaggio.”
Altro suo pallino l’innovazione d’impresa e in azienda: “L’innovazione è un processo fondamentale e imprescindibile per vivere, crescere, e far prosperare l’economia. Non si tratta solo di superare barriere commerciali o dazi: se un’impresa non innova, è destinata a morire. Senza innovazione non c’è crescita, non c’è prosperità. Lo stesso vale per il paese: senza innovazione non aumenta la produttività, e si imbocca la via del declino.
Anche qualità e cultura aziendale sono importanti e si stanno perdendo. Sarà bene proteggere il nostro e riportare in Europa e in occidentale l'industria e le produzioni, prima di perdere la cultura del prodotto.
In ultimo, ma non meno importante, una riflessione sul payback che sta attanagliando le imprese del settore Biomedicale, secondo polo mondiale quello della bassa modenese. “Il payback è un sistema ingiusto. Non ha alcun senso sotto il profilo etico, legale, imprenditoriale ed economico. La soluzione per gli imprenditori che si trovano di fronte a questo fenomeno è rivolgersi al Consiglio di Stato. Prima o poi, qualcuno dovrà ascoltarli. Gli investitori stranieri sono riluttanti a investire in Italia, anche a causa del payback, ed è una delle ragioni principali per cui preferiscono evitare il nostro paese”, ha quindi concluso Forchielli.
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