Riforma Ucman, Negro (Pd): “La mozione del centrodestra non specifica tempi e modi”
Nota del capogruppo Liste Civiche - Pd Bassa modenese nel Consiglio dell'Unione dei Comuni Modenesi Area Nord, Paolo Negro:
“Leggiamo con una certa sorpresa le dichiarazioni del centrodestra, che si attribuisce il merito di aver avviato il percorso di riforma dell’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord. È giusto allora chiarire pubblicamente alcuni fondamentali: il confronto sulla necessità di una riforma dell’Unione è aperto da tempo, ed è stato sollevato in più occasioni proprio da sindaci e consiglieri del centrosinistra, sia in sede istituzionale che in altri momenti di confronto pubblico. Ben prima della recente mozione, quindi. Per chi, nel centrodestra, avesse memoria corta, la principale causa dei travagli dell’Unione è la scelta dell’amministrazione di centrodestra di Mirandola di uscirne. Una decisione che, guarda caso, si tende a mettere tra parentesi. La mozione presentata dal centrodestra sanfeliciano è passata, a minoranza e nemmeno tutta compatta, grazie all’astensione dei consiglieri del centrosinistra. Un’astensione costruttiva che abbiamo scelto per un motivo: perché, pur condividendo l’obiettivo, ovvero la necessità di un ‘tagliando’ dell’Unione, la mozione proposta non specifica modi e tempi. La nostra astensione ha avuto quindi come scopo quello di favorire l’apertura di un confronto ampio e costruttivo, non certo di avallare contenuti o strategie di parte.
I sindaci, anche di centrodestra, hanno legittimamente presentato un testo che non è affatto la copia della mozione del centrodestra, ma una posizione condivisa tra i Comuni, politicamente più articolata e funzionale all’apertura di un percorso riformatore credibile, indicando modalità, tempi e forme di coinvolgimento pieno del Consiglio, del tutto assenti nella mozione del centrodestra sanfeliciano. È questo documento dei sindaci a rappresentare oggi la base reale e concreta su cui costruire ‘l’aggiornamento' dell’Unione. E consideriamo a nostra volta l’astensione del centrodestra un scelta aperta al dialogo. Per quanto ci riguarda, la riforma dell’Unione non è una bandierina da sventolare e per questo abbiamo ritenuto di convergere sulla proposta da Giunta, dove entrambe le coalizione sono rappresentate, ma un processo serio che richiede ascolto, responsabilità e visione. Invitiamo quindi tutte le forze politiche a evitare autoincensamenti fuori luogo e a concentrarsi, con umiltà e spirito di servizio, su ciò che davvero conta: una riforma utile al territorio e non alla propaganda. Aggiungiamo che l’Unione della Bassa Modenese non è all’anno zero, come qualcuno vuole dipingere: la storia non comincia ora, e soprattutto non è affatto storia di insuccessi".
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