Conflavoro riconosciuta dal ministero del Lavoro come associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale
(Adnkronos) - Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha riconosciuto Conflavoro come associazione datoriale maggiormente rappresentativa a livello nazionale, ai sensi della circolare n. 14/1995 dello stesso Ministero. Il provvedimento, con protocollo n. 8847 dell’11 giugno 2025, è stato firmato dalla dirigente della Direzione generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni istituzionali. Si conclude così, positivamente, l’iter di riconoscimento richiesto dalla stessa Conflavoro per attestare, con piena oggettività, il proprio grado di rappresentatività su tutto il territorio italiano. L’iter del Ministero era volto a certificare il possesso dei tre requisiti necessari, previsti appunto dalla circolare numero 14/1995, affinché un’organizzazione sindacale datoriale, quale è Conflavoro, possa definirsi maggiormente rappresentativa: la consistenza associativa, la diffusione territoriale in almeno metà delle province italiane e l’aver siglato contratti collettivi nazionali regolarmente depositati nell’Archivio nazionale dei contratti del Cnel. “Abbiamo avviato con determinazione questo processo di riconoscimento per consolidare la nostra posizione come associazione legittimata dei datori di lavoro”, afferma Roberto Capobianco, presidente nazionale di Conflavoro. “Questo risultato non solo conferma la nostra trasparenza e rappresentatività, ma dovrebbe essere un esempio per tutte le altre organizzazioni sindacali, siano esse dei datori di lavoro o dei lavoratori, affinché si sottopongano allo stesso iter con l’obiettivo di rendere il sistema delle relazioni industriali più chiaro e oggettivo anche per le stesse imprese e gli stessi lavoratori”. “Il riconoscimento come associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale, peraltro, giunge in un momento simbolico: Conflavoro nel 2025 compie 15 anni, un traguardo importante per una realtà giovane, dinamica e in continua crescita come la nostra. Questo risultato è merito delle oltre 90 mila imprese che rappresentiamo in ogni settore, delle nostre associazioni confederate e, soprattutto, dei nostri 80 presidenti territoriali che ogni giorno lavorano con dedizione per lo sviluppo e la tutela delle pmi italiane. Ringrazio soprattutto questi ultimi per l’importante obiettivo raggiunto e l’Ispettorato nazionale del lavoro per aver accertato con estrema professionalità la presenza dei tre requisiti necessari al riconoscimento”, conclude Capobianco. ---lavoro/[email protected] (Web Info)
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