Arianna Auricchio, da Massa Finalese alla vittoria ai Mondiali di Ju Jitsu
di Simone Guandalini
"Ju Jitsu non è solo sport, ma disciplina, fiducia, amicizia, famiglia". Così Arianna Auricchio, campionessa della disciplina delle arti marziali, residente a Massa Finalese, descrive la sua passione per l'attività che ha deciso di intraprendere fin da bambina. Nonostante la giovane età (è nata a Pompei nel 2000), Arianna ha già ottenuto risultati importantissimi a livello nazionale ed internazionale. Su tutti, i primi posti raggiunti agli Europei di Bucarest e ai Mondiali di Abu Dhabi. Nel 2020, però, anche il Ju Jitsu, come diverse altre discipline sportive, ha purtroppo dovuto fermarsi, con la speranza di ripartire al più presto.
- Arianna, come è stato il 2020 dal punto di vista sportivo?
Purtroppo la pandemia ha messo in "pausa" la nostra passione, ma spero che presto si potrà tornare in palestra.
- Ad appena vent'anni hai già raggiunto risultati molto importanti nel Ju Jitsu, che emozioni hai provato?
Ho partecipato a 3 Mondiali, classificandomi seconda ad Atene, prima e terza in due diverse categorie ad Abu Dhabi e prima a Malmö. Inoltre, ho partecipato a 2 Europei, entrambi a Bucarest. In uno, mi sono classificata prima e nell’altro abbiamo sfiorato il podio. Il sostegno della propria squadra mentre si gareggia è una sensazione inspiegabile. Ogni momento nel palazzetto è stato magico, anche perchè in queste competizioni si conoscono atleti di altre scuole e si diventa una grande famiglia unita dalla stessa passione.
- Come hai scelto di praticare questa disciplina?
Tutto è cominciato quando a 6 anni i miei genitori mi hanno portato al centro sportivo di Finale Emilia per farmi scegliere uno sport. Mi ricordo che mi mostrarono basket, pattinaggio e pallavolo. Nessuna di queste discipline attirò il mio interesse, fino a quando da una porta socchiusa vidi dei bambini con una tunica bianca che facevano una sorta di combattimento... mi si illuminarono gli occhi. A soli 6 anni decisi che era quello che volevo fare: Ju Jistu. Da piccola avevo un carattere molto vivace, che con questa attività sono riuscita a placare. Il giorno dopo iniziai e conobbi la Maestra, Linda Ragazzi.
- Che rapporto hai con lei?
È sempre stata il mio punto d'appoggio e ho sempre desiderato essere come lei. Prima di ogni gara era lì a supportarmi e non mi ha mai abbandonata. Sono riuscita grazie a lei a raggiungere traguardi come la vittoria dei Campionati Italiani ed Europei, fino a realizzare il mio sogno di salire sul podio e vincere i Mondiali.
- Come è proseguita la tua carriera dopo le prime esperienze?
A 12 anni ho partecipato ai primi Campionati Italiani con la mia compagna Rebecca, con cui ho iniziato questo sport. Successivamente, ho gareggiato nella categoria di duo mix insieme a Roberto Benati. Dopo diverse competizioni nazionali sono entrata nella nazionale italiana per arrivare attraverso tanti sacrifici a gareggiare nei più grandi palazzetti del mondo.
- Che obiettivi hai per il futuro?
Mentre partecipavo alle gare internazionali ho intrapreso l’attività di arbitro sostenendo un esame per arbitrare a livello regionale. Ho, poi, affiancato la mia allenatrice Linda nell’insegnamento ai bambini per riuscire a trasmettere la mia passione. Ora sono in attesa di poter fare l'esame e ricevere l'attestato.
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