Mirandola, sulle macerie della galleria commerciale di via Gramsci volano gli stracci
"Una scomoda ereditร del passato". "Un accusa ridicola". Esce dai banchi del Consiglio comunale per planare su Facebook la polemica tra centrodestra e centrosinistra su una questione che molti mirandolesi stanno notando: l'abbandono dell'area dove sorgeva la galleria commerciale di via Gramsci, ora nel degrado totale, dove restano solo le macerie dei negozi che qui si erano raggruppati.
A ridosso del centro, in un'area frequentatissima per via del supermercato Famila e della sede Aimag, prpprio un brutto spettacolo con cui i mirandolesi fanno i conti da mesi. Il sindaco Greco aveva promosso, nel 2019 di fare qui un'area verde, ma da allora nulla si รจ concretizzato.
La consigliera comunale leghista Dorothy Borellini ci va giร dura:
Una scomoda ereditร lasciata dalla precedente amministrazione. False promesse fatte ai commercianti della galleria, a fronte delle quali hanno accettato di sgomberare in fretta e furia, in cambio di un ripristino dell'area a carico della regione che non poteva essere fatto. Chi ha mentito lo ha fatto consapevolmente, lasciando i commercianti nei " guai". Al punto tale che l'area รจ stata sottoposta a sequestro per vari motivi. Ora, l'attuale amministrazione sta procedendo per un progetto di riqualificazione , che va dalla bonifica del sottosuolo, fino alla finale realizzazione di un'area verde... L'affido dei lavori รจ giร stato deliberato. Vi anticipo inoltre che il progetto del verde รจ stato affidato ad un paesaggista mirandolese che, per la prima volta, collaborerร con il comune di Mirandola. Le precedenti amministrazioni non si erano mai affidate al suo studio, nonostante venga incaricato da diversi comuni del modenese e del bolognese per la professionalitร che lo contraddistingue.A stretto giro di posta arriva la replica di Roberto Ganzerli, capogruppo del consiglio comunale del Partito democratico a Mirandola:
Rispondo alle ridicole accuse infondate e infamanti della consigliere Dorothy Borellini sulla vicenda di quello che lei definisce โscomoda ereditร โ dellโarea dellโex galleria gialla commerciale di viale Gramsci.Il Comune al tempo del terremoto concesse molto velocemente ad uso gratuito, come previsto dalle ordinanze sisma 2012, lโarea a verde pubblico ad un gruppo di commercianti che si erano costituiti in una sorta di โcondominioโ. La condizione era che questa, sempre come previsto dalle ordinanze, fosse riconsegnata come era in origine e con la stessa funzione e cioรจ area a verde pubblico. Quindi le spese di ripristino del terreno erano a carico di chi usufruiva del terreno.Col passare del tempo la galleria si svuotรฒ di alcuni commercianti perchรฉ trovarono altre sistemazioni. Verso la fine del mandato diversi negozi erano vuoti e visto che altri erano in procinto di rientrare, anche perchรฉ i termini della delocalizzazione stavano scadendo per legge, in diverse riunioni io posi il tema, ai commercianti della galleria, dello sgombero, tenuto conto del fatto che lo smontaggio della struttura avrebbe comunque avuto un costo importante.La struttura deperiva, perdeva valore e nessuno aveva trovato un acquirente interessato a comprarla. Di lรฌ a poco uno dei commercianti presenti in galleria si offrรฌ di smontare la sola struttura gratuitamente con un risparmio notevole per i proprietari. Io suggerii di approfittare dellโoccasione perchรฉ poteva essere irripetibile e che come amministrazione ci saremo impegnati, vista la difficoltร di molti commercianti a coprire anche le spese di de-urbanizzazione del terreno (inizialmente a carico dei commercianti) e di trovare una soluzione per coprire questi costi o tramite la Regione (es. i piani di riqualificazione delle zone periferiche degradate cosรฌ come รจ stato fatto per il centro storico e non come ha dichiarato lโattuale amministrazione in un incontro con la regione legandola ai fondi sisma) o lโinteresse diretto del comune trovando soluzioni alternative.A quel punto i commercianti proprietari decisero di procedere, con il riferimento scelto da loro, alla demolizione della struttura ma di mezzo ci furono le elezioni che di fatto bloccarono tutto.Fu cosรฌ che la struttura fu comunque smontata nel settembre 2019 con la nuova amministrazione leghista che ricordo fece grandi proclami sul fatto che si era smontato tutto e sulla efficienza di tale operazione. Ora come mai a distanza di piรน di un anno, dopo che la struttura รจ stata smontata ripeto durante lโamministrazione Leghista la stessa amministrazione dopo essersi presa i meriti dello sgombero ora piange sui resti della demolizione?Il sequestro รจ dovuto a motivi durante lo smontaggio ed รจ avvenuto durante la loro legislatura. Non รจ la prima volta che la Lega incapace di governare tira in ballo lโamministrazione precedente. Lo trovo un modo goffo, scorretto che se ne fa beffe della realtร ma credo che di questo modo di operare loro ne abbiano fatto un metodo. Viste le accuse e i commenti diffamatori che girano sui social mi riservo di procedere ad eventuali azioni legali che verranno recapitate ai diretti interessati.
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