Dente del giudizio: cos’è e cosa fare
Hai male al dente del giudizio e vuoi saperne di più prima di estrarlo? Questo post fa al caso tuo!
Cos’è il dente del giudizio?
I denti del giudizio sono quattro e si presentano di norma nella parte posteriore dell’arcata dentale e sono irrilevanti nella funzione masticatoria: li abbiamo infatti ereditati dall’uomo primitivo, a lui servivano per triturare alimenti molto più duri di quelli a cui siamo abituati ora.
Normalmente i denti del giudizio fuoriescono dalle gengive tra i 18 e i 25 anni.
Quali tipi di anomalie del dente del giudizio esistono?
Esistono differenti tipologie di denti del giudizio, le più comuni sono:
Dente del giudizio incluso
Se uno o più denti del giudizio rimangono all’interno della gengiva, anche parzialmente, si parla di dente del giudizio incluso. In questo caso è necessario rivolgersi allo specialista che, nella maggior parte dei casi, dovrà provvedere al più presto all’estrazione, per evitare ulteriori problemi e fastidi al paziente.
Dente del giudizio storto o orizzontale
I denti del giudizio, in molti casi possono crescere storti o, addirittura, in orizzontale. In questo caso spesso provocano dolore, infezioni e gonfiori quotidiani, il rischio di contrarre carie o altre patologie è molto elevato, occorre rivolgersi subito al dentista per le cure del caso.
Ascesso al dente del giudizio
Il dente del giudizio può essere colpito da un ascesso dentale. Ricordiamo che l’ascesso è un accumulo di batteri e detriti cellulari che si sono depositati sui tessuti posti vicino al dente, può causare forti gonfiori e infiammazione ed anche febbre. Se l’ascesso coinvolge il dente del giudizio è necessario rivolgersi al proprio dentista per valutare l’ipotesi di un’estrazione.
Come avviene praticamente l’estrazione di un dente del giudizio?
Togliere il dente del giudizio, generalmente è come togliere un dente qualsiasi, tuttavia è necessario accertarsi che il proprio dentista sia esperto in questo tipo di estrazione. Si tratta comunque di un intervento di chirurgia orale che non presenta normalmente gravi problematiche né imprevisti; naturalmente è necessario effettuare tutti gli opportuni esami preventivi come la TAC.
L’anestesia, usata durante l’estrazione, provvederà a fare in modo che non si senta pressoché alcun dolore. Dopo l’operazione si può comunque avvertire una sensazione di fastidio localizzato là dove prima vi era il dente.
Il fastidio e il gonfiore alla guancia dovrebbero durare non più di uno, due o tre giorni al massimo. Il gonfiore è dovuto alla formazione di piccoli ematomi dovuti all’intervento.
Se hai ulteriori dubbi rivolgiti al nostro team di specialisti per ricevere informazioni e assistenza… non aspettare che sia troppo tardi!
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