Manca il servizio di prolungamento, disservizi agli asili nido di Mirandola
MIRANDOLA- Sono due le classi firmatarie dell'ultima lettera inviata dai genitori all'Ucman, per la richiesta di riattivazione del servizio di prolungamento agli asili nido di Mirandola.
L'assenza servizio, quello dalle 16.30 alle 18.30, sta provocando non poche difficoltà alle famiglie: soprattutto in un periodo di ripresa delle attività lavorative ed extra scolastiche.
Abbiamo ricevuto, dalla mamma di un bimbo di due anni iscritto al nido Paese dei Balocchi di Mirandola la seguente segnalazione:
"Sono la mamma di un bimbo di due anni iscritto al nido Paese dei Balocchi di Mirandola (nido Comunale) e mi sto facendo portavoce dei genitori di due sezioni che avrebbero estremamente bisogno che fosse riattivato il servizio di prolungamento per i nidi gestiti dall'UCMAN.A partire dalla riapertura delle scuole, a settembre 2020, il servizio che negli anni precedenti era disponibile dalle 16.30 alle 18.30, non è stato riattivato.Tale mancanza del servizio sta gravando interamente sulle famiglie causando disagi organizzativi ed economici, in un paese dove la realtà biomedicale richiede lavoro a turni e richiama persone da tutta Italia e dall'estero.Sia l'anno scorso che un mese fa sono state mandate lettere all'UCMAN richiedendo l'attivazione e dall'Amministrazione sono arrivate risposte vaghe senza un impegno concreto nell'attivazione del servizio.Se poteva essere comprensibile per il primo anno che l'organizzazione a bolle fosse difficile da improvvisare, crediamo che al secondo anno di emergenza qualcosa si possa fare per facilitare le famiglie che richiedono tale servizio, considerando il progressivo rientro alla normalità di tutte le attività lavorative, la progressiva eliminazione dello smart working e la riattivazione di tutte le attività ludico-ricreative extra scolastiche (piscine, sport).I numeri delle due classi firmatari dell'ultima lettera mandata sono alti (coprono circa metà classe), numeri anche superiori alla richiesta standard pre Covid.Come anche anticipato nella lettera, siamo a disposizione dell'Amministrazione per trovare insieme una soluzione, ma non abbiamo riscontrato questa apertura e segnali di ascolto.Considerando la progressiva diminuzione demografica e l'aumento di richieste di welfare, fondamentale per supportare le famiglie nel momento in cui i nonni continuano a lavorare e la politica lavorativa richiede più flessibilità, riteniamo importante fare sapere alla comunità questa mancanza di investimento sulle famiglie da parte delle Amministrazioni locali".
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