La Regione mette in vendita gli immobili inutilizzati: beni per oltre 50 milioni di euro
MODENA- Un nuovo programma per vendere e valorizzare gli immobili della Regione non utilizzati a fini istituzionali ma anche per valorizzare un rilevante patrimonio edilizio a favore della collettività emiliano-romagnola, mettendolo a disposizione di Enti locali, soggetti e società pubbliche dell’Emilia-Romagna. Patrimonio che complessivamente è stimato in oltre 923 milioni di euro che comprende unità immobiliari, fabbricati, sia urbani che rurali, terreni, infrastrutture telematiche. Di questi verranno messi in vendita o valorizzati beni per oltre 50 milioni di euro.
Si tratta nel dettaglio di appartamenti, uffici, negozi e locali commerciali e di intrattenimento, casali agricoli, ma anche antiche ville padronali, ex colonie marine e montane. Beni questi, entrati nel patrimonio di viale Aldo Moro con l’assorbimento, nei decenni, di proprietà di enti territoriali le cui funzioni sono, in base alle evoluzioni normative, passate alla Regione. È quanto deciso dalla Giunta regionale, guidata dal presidente Stefano Bonaccini, nel corso dell’ultima seduta che ha approvato il ‘Piano alienazioni e valorizzazione’ relativo ai propri ‘beni disponibili’ del patrimonio. L’obiettivo della Regione, con una nuova stagione di alienazioni, è quello di contenere la spesa pubblica e ottimizzare le risorse disponibili: quindi un utilizzo più efficace dei beni patrimoniali e contemporaneamente una riduzione dei costi di gestione, acquisendo risorse finanziarie che verranno destinate alle politiche regionali. Accanto a una nuova stagione di alienazione, di pari passo, la Regione vuole valorizzare i beni immobili situati in centri urbani o di particolare interesse per lo sviluppo sociale, economico e culturale del territorio, mediante l’intervento pubblico o con partnership pubblico/privata. "E’ un Piano complessivamente finalizzato alla valorizzazione del patrimonio regionale, creando uno spazio in cui pubblico e privato potranno conoscere e proporre piani di recupero dei beni di proprietà della Regione- ha detto l’assessore regionale al Bilancio e Patrimonio Paolo Calvano- Un’azione che ci permetterà di dare vita a quello che oggi è un semplice elenco, facendolo diventare uno strumento in grado di innescare percorsi virtuosi a vantaggio di tutta la comunità regionale". Dal 2004 al 2020 sono già stati alienati 141 immobili non strategici della Regione con un introito complessivo pari a oltre 15,5 milioni di euro. Il patrimonio Il valore inventariale complessivo dei beni iscritti al patrimonio regionale è di 923 milioni e 258 mila euro. Nel patrimonio della Regione segnato a bilancio vi sono beni demaniali (inalienabili), beni indisponibili (foreste, miniere, acque minerali e termali, cave e torbiere, fauna selvatica, beni di interesse storico, archeologico, artistico, beni militari non rientranti nel demanio militare, edifici destinati a sede degli uffici pubblici, eccetera) nonché i beni disponibili che hanno un carattere prevalentemente redditizio e per la mancanza di una destinazione di pubblico servizio. Le alienazioni Nei casi di immobili molto frazionati, situati al di fuori dai centri abitati e non appartenenti a circuiti di interesse, di scarso pregio dal punto di vista della qualità architettonica o con scarse potenzialità urbanistiche e per terreni non edificabili, si prevede l’attivazione di processi di alienazione mediante vendita diretta, dove possibile, o asta pubblica. Gli immobili liberi saranno venduti con trattativa privata se la stima non supera i 250mila euro. Nel caso di immobili già occupati, il bene sarà prima offerto in opzione al conduttore, quindi posto in vendita con la procedura prevista per gli immobili liberi. Procedura di vendita a trattativa privata diretta da parte della Regione è previsto quando il bene è acquistato da un ente pubblico o società a prevalente capitale pubblico, con vincolo di destinazione che preservi finalità di interesse pubblico. Valorizzazione Il progetto della Regione prevede la valorizzazione mediante l’intervento pubblico o il ricorso a strumenti di partnership pubblico/privata. L’ipotesi di intervento pubblico prevede contratti di locazione/concessione, con cui promuovere una concertazione al fine di redigere un progetto di riqualificazione e rifunzionalizzazione del bene in oggetto, accedendo a fondi pubblici. L’ipotesi di partnership pubblico/privato prevede la concessione di valorizzazione; il rilancio degli strumenti di partenariato pubblico privato quali il project financing; i concorsi di idee e di progettazione per la rigenerazione urbana; usi temporanei per attivare processi di recupero e valorizzazione di immobili e spazi urbani dismessi o in via di dismissione e favorire lo sviluppo di iniziative economiche, sociali e culturali. I dettagli del Piano di alienazione e valorizzazione sono consultabili nella delibera a questo link.
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