“I luoghi di don Zeno”, al via la mostra diffusa nel modenese
Si comincia dal Campo di Fossoli, dove, oltre alla mostra fotografica “NOMADELFIA. Oasi di fraternità” di Enrico Genovesi (presentazione ufficiale sabato 17 settembre, alle 18, c’è un primo allestimento con immagini e filmati originali inediti sulla vita di Nomadelfia all’interno del campo.
A Carpi, in Cattedrale, cuore della Chiesa diocesana, dove don Zeno celebrò la prima messa e tornò a celebrare dopo la momentanea sospensione dal suo ministero, e presso la casa della Divina Provvidenza, sede dell’esperienza di Mamma Nina Saltini, sorella di don Zeno, a favore delle bambine in situazione di abbandono e disagio.
A San Giacomo Roncole di Mirandola, nel salone della canonica, per ripercorrere la nascita dell’Opera Piccoli Apostoli, presso il “casinone” antistante la chiesa, dove negli anni ’30, quale vicario parrocchiale, don Zeno diede una famiglia ai bambini orfani. Una realtà che si trasferì di seguito, nel 1947, nell’ex campo di concentramento di Fossoli.
A Mirandola, nel Duomo di Santa Maria Maggiore, a rappresentare il legame con la città di cui erano originari alcuni dei “coadiutori” dell’opera nascente di don Zeno, fra cui la prima “mamma di vocazione”, Irene Bertoni, seguita da Norina Galavotti.
A Modena, presso il Seminario Metropolitano e a Nonantola, nei locali adiacenti il Museo dell’Abbazia, per ricordare come all’inizio dell’Opera Piccoli Apostoli furono molto più numerosi i sacerdoti dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola a dare vita con Zeno alla prima fraternità sacerdotale interdiocesana. In ciascuna delle sei sedi, oltre al materiale fotografico e documentario, sono presenti pannelli che illustrano la vita di Nomadelfia oggi e come il “sogno” da cui nacque, ben lungi dall’essere una utopia, si traduce in una quotidianità di accoglienza, di famiglia, di lavoro, di molteplici forme espressive e aggregative.
Inaugurazioni a Mirandola e a San Giacomo Roncole
Domenica 18 settembre, alle 10, nel Duomo di Mirandola, sarà inaugurata la mostra. Interverranno, fra gli altri, l’Assessore alla cultura, Marina Marchi, la presidente della Fondazione Cr Mirandola e il direttore generale, rispettivamente Giorgia Butturi e Cosimo Quarta. A seguire, alle 11.30, si terrà l’inaugurazione presso la parrocchia di San Giacomo Roncole di Mirandola.
Domenica 18 settembre, poi, al termine dell’iniziativa “Campane per la pace”, promossa dalla “Consulta C” del Comune di Carpi con altre istituzioni e realtà cittadine e del territorio, la Diocesi di Carpi organizza un evento speciale sul tema della pace.
Alle 19.30, dopo i rintocchi all’unisono delle campane delle chiese cittadine - suoneranno alle 19.15 in punto - sul sagrato della Cattedrale interverranno una ventina di giovani della comunità di Nomadelfia per un momento di riflessione sull’impegno, a cui tutti sono chiamati, per costruire la pace e la fraternità.
I ragazzi saranno protagonisti di un “evento ritmico” secondo la particolare tecnica del “drum circle”: riuniti in cerchio e guidati da un animatore esperto, suoneranno in sincrono tamburi e percussioni di vario tipo, richiamando l’attenzione dei passanti e coinvolgendoli. La ritmica sarà interrotta da alcune pause per dare spazio alla lettura di brani sulla pace.
A conclusione dell’evento, i giovani di Nomadelfia eseguiranno un canto e illustreranno le iniziative del progetto “Nomadelfia, profezia di giustizia e fraternità” previste dal 16 settembre al 23 ottobre, con particolare riguardo per la mostra diffusa “I luoghi di don Zeno” allestita a Fossoli, Carpi, San Giacomo Roncole, Mirandola, Modena e Nonantola.
LEGGI ANCHE:“Al suono delle campane, con la sua significativa funzione di richiamo, la Diocesi ha pensato di aggiungere un’iniziativa di ulteriore sensibilizzazione - afferma don Carlo Bellini, vicario episcopale per la pastorale e l’evangelizzazione, che sarà presente all’evento del 18 settembre -. Ecco allora l’invito ai giovani di Nomadelfia, portatori dell’eredità spirituale di don Zeno, e la scelta del ‘drum circle’, una tecnica che crea relazioni fra le persone, perché le fa suonare insieme, ciascuna con le sue particolarità e doti. Il ritmo, dunque, come veicolo per costruire connessioni di fraternità. Ringraziamo i giovani di Nomadelfia - conclude - per la loro disponibilità a partecipare e per l’entusiasmo che, ne siamo certi, metteranno nel ‘fare rumore’ a sostegno della pace”.
- Finale Emilia, la biblioteca comunale "Giuseppe Pederiali" compie dieci anni
- Carpi, donata al 118 una borsa pediatrica per facilitare il soccorso in emergenza dei bambini
- Amministrative San Felice, il sindaco Michele Goldoni si ricandida per il secondo mandato
- Calcio a 5, Modena Cavezzo Futsal: a fine stagione si separano le strade con il ds Fazio e mister Sapinho
- Urban fantasy e fiabe, Roberta De Tomi ha presentato a San Felice "Alyssa. L'ultima sirenetta"
- Esodo di Pasqua, sulle strade e sulle autostrade Anas in viaggio oltre 4 milioni di persone
- Soliera, la programmazione di aprile e maggio al Nuovo Cinema Teatro Italia