Non cercano e non si fidanzano: è l’epoca degli “Sneet”: Eliselle in libreria dal 21 gennaio
Gli Sneet guardano con disincanto, schivano le occasioni e si rifugiano in una serie tv. Eliselle (Elisa Guidelli), in libreria dal 21 gennaio con Sneet, edizioni BookTribu (Bologna), racconta ciò che, in questi anni, sta capitando a molte persone stanche, deluse e ritirate. Amabile, la protagonista, è una donna che ha inanellato una serie di esperienze affettive tali da renderla lucida, e disillusa, di fronte alla messinscena a cui ogni giorno assiste come agente immobiliare: l’ostensione della felicità cela sempre un artificio e Amabile lo sa cogliere molto bene.
C’è, però, ancora qualcosa di autentico nella vita di Amabile. L’amicizia con il Guru e l’Ariosto è il punto di intersezione fra diversi mondi che si raccontano e, soprattutto, si ascoltano. Amabile segue il consiglio del Guru: chiama tutti i suoi ex per chiedere scusa, sorprenderli e cercare di fare pace con ciò che è stato nella sua vita. Il contatto con ciascuno di loro è l’occasione per snocciolare una casistica, un bestiario umano di relazioni e situazioni in cui è facile riconoscersi.
Eliselle spiega come è nata l’idea di narrare questo aspetto della contemporaneità, questa rinuncia affettiva di cui gli Sneet sono esempio: “La storia di Amabile, una Sneet convinta, né fidanzata né a caccia né in flirt, arriva nel 2016, durante una pausa mentale dal mio storico su Matilde di Canossa. Avevo bisogno di staccare e scrivere una storia leggera, e la suggestione è arrivata leggendo un divertente articolo di Candida Morvillo apparso sul Corriere: è stata la prima a descrivere gli Sneet, che preferiscono “una serie tv o un libro sul divano piuttosto che una festa dove «vieni, che c’è un sacco di gente nuova.
Una folla solo in Italia di otto milioni di persone che scelgono di non cominciare nemmeno a cercare una nuova relazione – continua Eliselle. Capirne i motivi, vedere se ci poteva essere una via d’uscita, e raccontare i disagi delle relazioni liquide di oggi sono diventati una necessità, così è nato questo romanzo: inventarmi Amabile e i suoi unici amici fidati, il Guru e l’Ariosto, è stato anche un modo per liberarmi di miei personali fantasmi, cosa che a chi scrive accade sempre, quando scrive, che lo voglia o no, che ne sia cosciente o no”.
Una storia narrata con ironia e profondo realismo, uno sguardo sul cambiamento delle relazioni e dell’approccio all’altro. E un finale in cui fra equivoci e sorprese, Amabile non manca di riflettere sul delicato equilibrio dell’amore.
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