Appunti di gusto | Tutto quello che c’è da sapere del peperone crusco
di Francesca Monari
Innanzitutto non è una varietà di peperone al contrario di quello che si potrebbe pensare. È un derivato della coltivazione di un particolare peperone lucano. Il termine “crusco” in dialetto lucano significa “croccante”.
Per diventare davvero “crusco”, il peperone essiccato va passato in padella con abbondante olio bollente. Le origini di questo particolare ortaggio, importato dalle Antille grazie agli spagnoli, vanno ricercate intorno al 1600 nella zona del Parco del Pollino, in particolare nel territorio di Senise, in provincia di Potenza, dove cresce ancor oggi.
A Modena, presso un noto mercato del centro, trovi la versione secca conservata in vaso di vetro, anche se diversi sono ormai gli e-commerce che lo vendono online. Entrato in modo prepotente nella gastronomia nazionale, può essere mangiato intero come snack oppure ridotto in polvere come una spezia per guarnire un risotto, ma non solo.
C’è chi produce cioccolato e ha aggiunto la polvere ad una tavoletta e chi produce alcolici che ne ha fatto un liquore!
Vuoi provarlo anche tu? Ti lascio qui una ricetta semplice con cui potrai condire la pasta:
In una pentola fai scaldare l’olio con due spicchi d’aglio. Aggiungi il peperone crusco tagliato a pezzetti e privato dei semi. Unisci poi la mollica del pane tostata in padella, del peperoncino e lascia soffriggere pochi istanti. Condisci la pasta e completa con del pecorino grattugiato.