Pecore e capre uccise al rifugio Enpa, Milani (Il Pettirosso): “Modus operandi tipico dei cani”
MODENA - Nei giorni scorsi, sulla stampa locale, è emersa la notizia di un'aggressione ai danni di alcuni animali ricoverati presso il rifugio dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Ponte Alto, a Modena, avvenuta a fine ottobre. In particolare, sono state trovate uccise alcune capre e alcune pecore. In merito all'ipotesi che l'aggressione sia stata opera di lupi, il direttore del Centro Fauna Selvatica "Il Pettirosso" di Modena, Piero Milani, interviene così:
"Ne avremmo fatto a meno, ma purtroppo c'è chi continua, con basi infondate, anzi infondatissime, a creare allarmismo con branchi pittoreschi di lupi usciti da un racconto del lontano Medioevo. Si fa presto ad istigare nella gente la paura di qualcosa che non c'è. Nessuno ha mai nascosto che qualche singolo lupetto alla ricerca di un suo territorio ci sia, ma lontano da me e da voi il pensiero di branchi di lupi, che neppure in Appennino ci sono così numerosi. Sono per lo più branchi o nuclei familiari costituiti da un maschio ed una femmina e due o tre cuccioli che, nell'80% dei casi, muoiono di rogna nel primi mesi della loro vita.
Ma torniamo al rifugio dell'ENPA di Ponte alto a Modena, dove mi sono recato, un rifugio che certo non voleva finire dentro ad una bieca strumentalizzazione ai danni dei lupi che loro come noi difendono e non per un sentito dire al bar, ma sul campo, conoscendo ogni sito ed esemplare sul territorio provinciale. Dalla descrizione fatta, si intuisce che il modus operandi è uguale a quello registrato in un vivaio a Modena, dove tutte le caprette sono state uccise, ma non mangiate, e dove, dopo la solita accusa ai lupi, sono stati trovati i colpevoli, due cani di grossa taglia. Proprio così: due cani, perché mattanze così senza mangiare nulla le fanno i cani, per puro divertimento e spinti dall'istinto primordiale. Anche perché al rifugio c'erano prede ben più ambite e facili per un predatore come un lupo.Dunque tranquilli: potete andare per campagna, ma sempre col cane al guinzaglio per non fare danno alla fauna che in quel posto ci vive e non ne ha un altro, oltre al fatto che si rischia una contravvenzione. E ricordate che le aggressioni alle persone da lupo non ci sono mai state, mentre quelle da cane con proprietario sono circa 70.000 all'anno".
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