Emilia-Romagna, approvata in Commissione salute la risoluzione Pd sul tema natalità
Attivare, in collaborazione con il governo nazionale, politiche per sostenere la ripresa della natalità con norme adeguate alla piena realizzazione delle donne e al vero sostegno alle famiglie. E’ questo l’obiettivo di una risoluzione, approvata in Commissione Salute, sul tema della natalità promossa dalla consigliera regionale del Pd Marilena Pillati, insieme alla collega Palma Costi, e sottoscritta anche dai consiglieri Zappaterra, Rossi, Dalfiume, Mumolo, Rontini, Soncini, Caliandro, Sabattini, Mori, Marchetti Francesca, Bulbi, Daffadà, Fabbri
"L’Emilia-Romagna – è la riflessione da cui parte il documento – dovrebbe puntare ad avere circa 38mila nati annui, oltre 8.000 in più rispetto a quelli attuali (la scuola primaria in Emilia-Romagna ha visto una riduzione di 26mila studenti in 5 anni, con specifici impatti negativi sulle aree montane e interne). La scarsità di politiche efficaci in materia di sostegno alla natalità, di conciliazione tra vita lavorativa e familiare e di inclusione delle donne nel mercato del lavoro – si specifica – ha contribuito a rendere ancora più critica la situazione demografica".
"Per questo – ribadiscono le consigliere Marilena Pillati e Palma Costi – occorre rimettere al centro il tema del diritto alla genitorialità potenziando le politiche attive per il lavoro e l’inclusione sociale, con particolare attenzione alle giovani donne che chiedono di entrare nel mercato del lavoro. La nostra risoluzione propone anche, con l’ausilio delle associazioni di categoria, la costituzione di un fondo regionale per sostenere le imprese di piccole dimensioni quando una lavoratrice decide di avere figli, affronta il tema della salute riproduttiva come un elemento fondamentale del servizio sanitario regionale a sostegno delle politiche per la natalità promuovendone l’accessibilità e l’equità dei servizi deputati"."Un altro tema importantissimo – rimarcano le consigliere dem – è la dispersione scolastica, per contrastare la quale va potenziare l’offerta formativa e l’accesso a un’istruzione di qualità (anche per i minori stranieri non accompagnati), con particolare attenzione alle professioni sociali e sanitarie".Inoltre, si reclamano politiche migratorie innovative, che incoraggino l’insediamento di giovani e famiglie attraverso azioni di accoglienza integrata e sostegno all’abitazione, e che valorizzino le competenze dei migranti poiché l’incapacità di attrarre e integrare adeguatamente flussi migratori qualificati e la mancanza di servizi di supporto alle famiglie, come asili nido e servizi per l’infanzia, rappresentano ulteriori fattori che aggravano la crisi demografica, riducendo il potenziale di crescita e di sviluppo del nostro paese. Infine si propone di inserire il tema della sfida demografica tra gli obiettivi del Defr.
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