Ispezione dei Nas in un’azienda agricola: sequestrate 103 forme di formaggio e 100 kg di prodotti caseari privi di tracciabilità
REGGIO EMILIA - I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Parma, con il supporto dei militari della Compagnia di Castelnovo ne’ Monti (RE) ed in collaborazione con il personale del Servizio Veterinario dell’Azienda USL di Reggio Emilia, hanno recentemente eseguito un’ispezione igienico sanitaria presso un’azienda agricola ubicata nell’area dell’Appennino Reggiano, accertando irregolarità di natura penale e amministrativa.
Nel corso del controllo, i militari hanno sottoposto a sequestro penale una cella frigorifera e una sala di macellazione all’interno della struttura agricola, risultata priva di registrazione e riconoscimento
ufficiale. Nonostante ciò, tali ambienti erano stati presumibilmente utilizzati per la illecita macellazione di capi ovicaprini, attività che sarebbe stata condotta da una persona sprovvista della necessaria
formazione professionale.
La persona in questione è stata deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia poiché ritenuta responsabile di uccisione di animali e macellazione clandestina.
La stessa è stata inoltre denunciata per sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro e per violazione di sigilli, poiché avrebbe rimosso i sigilli apposti in precedenza su carcasse
ovicaprine già sottoposte a blocco ufficiale dal personale veterinario.
Nel prosieguo delle operazioni, gli operanti hanno proceduto al sequestro amministrativo di 103 forme di formaggio (pari a 226 kg) e di 100 kg di prodotti caseari di varia tipologia, per un valore commerciale
complessivo stimato in circa 3.500 euro, poiché privi delle necessarie indicazioni sulla tracciabilità.
È stato inoltre accertato il mancato corretto smaltimento di carcasse di animali ovicaprini, in violazione delle norme sanitarie vigenti.
Al termine delle verifiche, sono state contestate violazioni amministrative che comportano sanzioni pecuniarie per un totale di 5.500 euro.
L’attività rientra nella costante azione di controllo dei Carabinieri NAS a tutela della sicurezza alimentare e del rispetto delle normative igienico-sanitarie, a garanzia della salute pubblica.
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