Sanità, risoluzione Pd per detassare assorbenti, pannolini e pannoloni
BOLOGNA - Assorbenti, pannolini e pannoloni sono prodotti essenziali per la salute del corpo e la cura della persona e pur variando in base al bisogno, all'età e al genere, la necessità di accesso a questi beni rimane costante.
Con questa premessa fondamentale si apre la risoluzione del Partito democratico a prima firma Maria Laura Arduini e sottoscritta anche dai colleghi di gruppo Alice Parma, Simona Lembi, Andrea Massari, Elena Carletti, Matteo Daffadà, Eleonora Proni, Fabrizio Castellari, Anna Fornili, Paolo Calvano, Francesco Critelli, Barbara Lori e Lodovico Albasi.
Nell'atto di indirizzo politico viene sottolineato come "nonostante il bisogno di prodotti per la salute mestruale sia permanente, l’accesso a questi beni essenziali rimane vincolato alla possibilità di acquistarli. Questo comporta che la soddisfazione delle esigenze di salute e cura dipenda dalla capacità economica dell’individuo e della propria famiglia. In Italia, non esistono database istituzionali che offrano una fotografia esaustiva sulle condizioni di accesso a tali beni per cui una donna mediamente deve spendere 1.800 euro durante il proprio ciclo di vita".
Ricordando come centinaia di Comuni e svariate Regioni abbiano adottato specifiche azioni amministrative per facilitare l'accesso e la reperibilità di questo tipo di prodotti essenziali per la salute e la cura, i dem richiamano le azioni del "TamponTax Tour" che ha portato nella Legge di Bilancio 2022 al passaggio di tali beni dal 22% al 5%, fascia IVA riservata ai beni essenziali, e, a testimonianza di un'attenzione sempre molto alta, richiamano anche la campagna "Stop Tampon Tax" che sulla piattaforma "Change.org" ha raccolto oltre 700 mila firme.
Rifacendosi quindi all'approvazione unanime nel 2021 da parte dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna di una specifica risoluzione con l'obiettivo di giungere all'abolizione o ad una consistente riduzione dell'IVA sui prodotti per l'igiene intima femminile, Arduini e colleghi chiedono un nuovo impegno dell'esecutivo regionale.
In primo luogo si chiede di affrontare il fenomeno della cosiddetta 'povertà mestruale' anche "attraverso un’indagine per conoscere i numeri di persone che vivono in condizione di vulnerabilità economica tale da non permettere neanche l’acquisto di prodotti igienico sanitari, prevedendo un piano di agevolazioni economiche per l’acquisto di prodotti sanitari e igienici femminili per le fasce più deboli". Oltre a ciò si sollecita anche "la pubblicazione delle linee guida regionali sulla medicina di genere, nell'insorgenza, nella manifestazione e nel trattamento delle malattie, riconoscendo che le patologie possono presentarsi diversamente e richiedere approcci terapeutici personalizzati a seconda del sesso biologico e del genere della persona".
Oltre ad auspicare un intervento dell'esecutivo regionale su "Governo e Parlamento per una totale detassazione dei beni essenziali alla salute e alla cura di ogni persona, per garantire il diritto alla salute a tutte le persone, a prescindere dal genere, l’identità di genere, l’orientamento sessuale, l’età, l’etnia, il contesto familiare, sociale ed economico di provenienza", i consiglieri Pd chiedono la promozione di specifiche campagne di sensibilizzazione "all'educazione mestruale e alla cura dei corpi", a proseguire "le attività in tema di educazione all'affettività, relazionale e sessuale nelle scuole", a verificare con la rete delle farmacie comunali la possibilità di applicare prezzi particolarmente contenuti sui prodotti igienici femminili e sui prodotti per la prima infanzia (pannolini e latte in polvere) "per migliorare la disponibilità, l’accessibilità e l’educazione all’uso di questi prodotti da parte delle persone ed in particolare delle fasce più svantaggiate".
Ulteriori sollecitazioni rivolte alla giunta riguardano l'installazione e diffusione delle 'Tampon Box' per la vendita di assorbenti a prezzi calmierati, l'individuazione e apertura di nuovi spazi dedicati alla cura di bambini e bambine, l'adesione al Manifesto per la giustizia mestruale dell'organizzazione 'WeWorld' e a "mantenere pannolini e assorbenti all'interno del patto antinflazione già sottoscritto tra Presidenza del Consiglio e corpi intermedi di riferimento tra cui Confcommercio, Confesercenti e Federdistribuzione".
In via più generale, infine, la sollecitazione "a richiedere al Garante per la sorveglianza dei prezzi la costituzione di una Commissione di allerta rapida e controllo che monitori i prezzi di questi beni necessari per proteggerli da aumenti speculativi come già avvenuto negli ultimi anni".
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