Ciclovia del Sole, entro il 2021 completato il tratto da Bologna a Concordia
Il Gruppo Europa Verde dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha presentato oggi in Aula un’interrogazione a risposta immediata per chiedere alla Giunta regionale aggiornamenti sullo stato di realizzazione della Ciclovia del Sole, che in Emilia-Romagna attraversa i territori delle province di Modena e di Bologna. Il progetto di Ciclovia del Sole è stato varato nel 2015, ed ha ricevuto ingenti stanziamenti ministeriali per un importo complessivo di 16.622.512,41 euro. Si sviluppa lungo l’Eurovelo 7, uno degli assi ciclabili individuati a livello europeo che collega Capo Nord a Malta. Nel territorio della Città Metropolitana attraversa i comuni di Crevalcore, Sant’Agata Bolognese, San Giovanni in Persiceto, Sala Bolognese, Calderara di Reno, Anzola nell’Emilia, Bologna, Casalecchio di Reno, Sasso Marconi, Marzabotto, Grizzana Morandi, Vergato, Castel di Casio, Castel D’Aiano, Camugnano, Alto Reno Terme. È un esempio esemplare di Bike Tour, con tappe giornaliere che portano i cicloturisti a conoscere le risorse naturali ed artistiche-culturali dei territori. Il tratto che va da Bologna a Verona attraversa alcuni paesi della Bassa modenese tra cui Camposanto, San Felice, Mirandola e Concordia.
Il sottosegretario Davide Baruffi, affermando che la Ciclovia del Sole è un progetto prioritario per promuovere la mobilità sostenibile della Regione, ha confermato che nel 2021 sarà ultimata la progettazione esecutiva e saranno terminati i lavori sul tratto Concordia sul Secchia-Bologna. La Giunta regionale ha inoltre candidato la Ciclovia del Sole come progetto da inserire nel programma di investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e si impegna a investire anche risorse proprie.
“Sono soddisfatta che la Giunta abbia espresso l’impegno di investire anche risorse proprie per la realizzazione della Ciclovia del Sole, che è una vera e propria grande opera sostenibile che, a differenza delle prospettate nuove arterie autostradali come la Cispadana e il raccordo Sassuolo-Campogalliano, non consuma suolo e contribuisce al miglioramento della qualità ambientale – dichiara Silvia Zamboni, Capogruppo di Europa Verde e Vice Presidente dell’Assemblea legislativa –. Questa infrastruttura è in linea con l’urgenza, per la Regione Emilia-Romagna, di predisporre un piano di risanamento della qualità dell’aria in risposta alla sentenza di condanna del 20 ottobre scorso da parte della Corte di Giustizia europea per gli sforamenti delle soglie di concentrazione delle polveri sottili PM10. Inoltre, intercettando i crescenti flussi di “turismo slow” e di cicloturismo, e valorizzando le bellezze naturali e i borghi storici che insistono sul tracciato, la ciclovia sarebbe uno straordinario volano per lo sviluppo del turismo regionale. Un contributo di grande interesse per la ripresa del settore turistico tra i più colpiti in Emilia-Romagna dalla crisi economica innescata dalla pandemia da coronavirus”.
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