Alluvione Nonantola, la sindaca Nannetti:” Noi siamo pronti, ma serve un Governo in carica che avvii l’iter dei rimborsi”
NONANTOLA- Nella serata di martedì 9 febbraio, durante il Consiglio Comunale di Nonantola, la sindaca Federica Nannetti ha presentato la seconda informativa (dopo quella dello scorso dicembre) sul “tema alluvione” (e sui risarcimenti previsti per coloro che hanno subito dei danni). Un intervento che è stato necessario considerando le tante polemiche, soprattutto nelle ultime settimane, e le “dichiarazioni infondate che hanno generato talvolta molta più confusione di quella necessaria”.
L’informativa esordisce con i ruoli e le responsabilità dell’Amministrazione in un’alluvione che, come precisa la Nannetti, ha colpito “tutta la comunità”, compresi “diversi consiglieri comunali, di minoranza e di maggioranza, nonché il Sindaco e quasi tutta la Giunta”.
“L’amministrazione comunale ha dei compiti precisi, e a quelli deve assolvere pienamente, ma di fronte ad un evento di questa portata è solo un ingranaggio di una macchina molto più complessa- spiega- “Abbiamo sempre messo in atto tutte le procedure periodiche di controllo arginale nei tratti di propria competenza, come le associazioni locali di protezione civile possono confermare e ha inoltrato agli altri enti ogni segnalazione di criticità riscontrata o ricevuta, affinché fossero presi i necessari provvedimenti”.
Durante la visita, il 30 dicembre scorso, del Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, del capo dipartimento della Protezione Civile Borrelli e dei vertici politici della Regione Emilia-Romagna, è stato concordato un percorso da avviare nell’immediato con un’ordinanza che ha dichiarato lo stato di emergenza, nominato un commissario e stanziato 17 milioni di euro ( su base regionale) per i primi interventi di assistenza e ripresa dei servizi pubblici. La recente crisi di Governo ha però bloccato l’attività in Parlamento:” Siamo onestamente preoccupati di questa situazione, perché, percorso speciale a parte, è il Governo che deve mettere a disposizione i fondi necessari al ristoro e al risarcimento dei danni- spiega la Sindaca- E lo siamo ancora di più per il promesso percorso speciale, perché difficilmente il nuovo Governo vedrà confermato chi si era assunto l’impegno politico di questa cosa”.
L’Amministrazione nonantolese si dichiara pronta ma, come spiega la sindaca, “tutte le azioni già previste
dalla normale procedura sono ferme e manca un interlocutore politico da pungolare per ottenere
quanto concordato il 30 dicembre”. Si resta quindi in attesa di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con il quale si avvierà il processo di autorizzazione delle spese per il Contributo di
Autonoma Sistemazione e per gli immobili pubblici sui fondi già stanziati.
“Lo stesso decreto serve come riconoscimento del danno e in una successiva ordinanza saranno stabilite anche le spese che saranno rimborsate ai cittadini con un nuovo stanziamento di risorse”. Un passaggio fondamentale che non dipende dall’Amministrazione e che quest’ultima “attende con ansia””.
In assenza di provvedimenti ad hoc l’Amministrazione sta seguendo delle linee giuda messe in campo in ogni stato di emergenza. Nella prima fase è necessario quantificare in modo sommario il
danno e “a questo sono servite le schede raccolte fino al 12 gennaio per le attività produttive e fino
al 22 gennaio per i privati cittadini”. Ma la sindaca sente di dover specificare, per chiarezza, che “queste schede non sono una richiesta di contributo né danno diritto a un risarcimento automatico, ma sono funzionali a quantificare le risorse che il Governo dovrà trovare e mettere a disposizione”.
Sulla base di queste schede si procede solo a una quantificazione del danno per permettere al Governo di assumere gli atti conseguenti, che seguiranno e che si stanno attendendo: ” Con la ricognizione del danno si aprirà anche la possibilità di accedere a un primo contributo nella misura massima di 5 mila euro per i privati e 20 mila euro per le attività produttive, secondo quanto previsto dalle normali procedure di protezione civile in ogni emergenza riconosciuta- spiega la Nannetti- Compito del Comune è stato favorire la compilazione delle schede, riceverle e, successivamente, aggregare i dati da trasmettere alla protezione civile”.
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