Coronavirus: al via in Emilia-Romagna alla vaccinazione degli over 80
SAN FELICE- CONCORDIA- MIRANDOLA- Per evitare code e intasamenti, il processo di prenotazione per la vaccinazione è stato diviso in due fasi:
- dal 15 febbraio sarà possibile la prenotazione per gli over 85, tutte le persone nate nel 1936 e anni precedenti
- dal 1 marzo potranno invece prenotarsi gli over 80, nati dal 1937 al 1941 compresi
Sarà possibile prenotarsi attraverso i canali usati solitamente per visite ed esami: recandosi ai centri Cup, in farmacia, telefonando ai numeri delle Ausl, oppure sul web con il Fascicolo Sanitario (www.cupweb.it) o attraverso l’App “ER Salute”.
Per prenotare il vaccino non servirà la prescrizione medica ma soltanto i dati anagrafici o il codice fiscale, non è possibile prenotare prima delle date previste per la propria età: occorre quindi attendere la data riferita al proprio anno di nascita.
All’atto della prenotazione, al cittadino saranno comunicati la data, il luogo dove recarsi e tutte le ulteriori informazioni necessarie.
Per maggiori informazioni o per trovare i numeri telefonici per la prenotazione attivi nelle singole Ausl, si può consultare il sito https://salute.regione.emilia-romagna.it/cure-primarie/visite-ed-esami/per-prenotare
Particolare attenzione verrà data a quella parte di popolazione ultraottantenne che non può muoversi da casa. In questo caso saranno organizzate le vaccinazioni a domicilio con le unità operative e con il supporto dei medici di medicina generale.
Sono quasi 370 mila gli emiliano-romagnoli con 80 anni e più che riceveranno a casa una lettera, inviata nelle prossime ore, a firma del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che li invita a prenotarsi, a seconda dell’anno di nascita, per effettuare il vaccino contro il Covid-19.
Ormai conclusa la prima fase della campagna di vaccinazione – rivolta al personale sanitario e sociosanitario, agli operatori e ai degenti delle residenze per anziani, agli ottantenni e oltre assistiti a domicilio, soggetti particolarmente fragili e a rischio – adesso è la volta dei “grandi anziani”. E parallelamente, ricevute le indicazioni ministeriali attese, si potrà procedere con la somministrazione delle dosi di vaccino AstraZeneca alla popolazione sana dai 18 ai 55 anni – come consigliato dall’Aifa – con priorità a personale scolastico e universitario docente e non, forze dell’ordine e personale dei servizi essenziali per la comunità. La Regione è già al lavoro per stringere un’intesa locale con i medici di medicina generale e anticipare con il loro aiuto, rispetto alla tabella di marcia nazionale, i tempi delle vaccinazioni.
“Nell’ultimo anno la pandemia ha rivoluzionato le vite di ognuno di noi. Nella vita privata, negli affetti personali e familiari, nel lavoro, nelle nostre abitudini quotidiane- scrive Bonaccini nella lettera-. Abbiamo dovuto fare i conti con la malattia, la sofferenza per tutti coloro che non ci sono più, restrizioni e sacrifici, ma allo stesso tempo siamo stati uniti e solidali, dando prova di un grande senso di responsabilità”.
“Ora finalmente, abbiamo i vaccini, grazie alla scienza al servizio dell’uomo, e a fine dicembre è potuta partire la più grande campagna vaccinale della storia, in Italia e in Europa”. “Adesso- prosegue rivolto ai cittadini con più di 80 anni- partiamo da voi perché rappresentate una parte importantissima della nostra comunità: per la vostra umanità e le vostre esperienze, per il vostro impegno in qualsiasi ambito e per il ruolo centrale che avete nelle reti familiari e parentali. In questo momento rappresentate la parte più esposta al Covid-19 ed è nostro compito proteggere anzitutto voi. E’ un passo avanti molto importante, perché solo attraverso la vaccinazione è garantita l’immunizzazione, e cioè la protezione dal virus, a tutela della vostra salute, di quella delle persone che vi sono vicine e dell’intera collettività”. Un’azione, quella di vaccinarsi, conclude Bonaccini, “non solo sanitaria, ma anche un gesto di responsabilità verso la comunità in cui si vive”.
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