Vaccinazione personale scolastico: prenotazioni dal 22 febbraio e somministrazione da marzo
MODENA- Nella provincia di Modena saranno 15mila, secondo le stime dell’Azienda Usl di Modena, i destinatari della campagna di vaccinazione al personale scolastico, comunicata nei giorni scorsi dalla Regione Emilia-Romagna. A partire dal 22 febbraio sarà possibile contattare il proprio medico per ricevere le informazioni e comunicare la propria volontà di vaccinarsi.
In un comunicato stampa l’Asl di Modena fa sapere che le somministrazioni inizieranno verso i primi di marzo. La distribuzione del vaccino andrà organizzato rispettando tutte le misure di conservazione, preparazione e somministrazione delle fiale del vaccino Astra Zeneca (che vengono conservate fra 2°C e 8°C nei frigoriferi che già i medici hanno a disposizione per altri vaccini e medicinali).
Saranno i medici stessi a fornire ai propri assistiti la data e l’orario dell’appuntamento, in base alle richieste raccolte e alle dosi di vaccino disponibili.
Nella nota l’Asl riporta tutte le principali informazioni sui destinatari della campagna vaccinale e sulle modalità di prenotazione.
Chi potrà vaccinarsi
La campagna di vaccinazione è destinata a tutto il personale scolastico: maestri, professori, educatori, collaboratori e operatori che lavorano nelle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private parificate, nei servizi educativi 0-3 anni e negli enti di formazione professionale dell’Emilia Romagna.
Il personale dovrà autocertificare la propria condizione di avente diritto attraverso il modulo reperibile nella sezione del sito www.ausl.mo.it dedicata alle vaccinazioni anti-covid 19, ben visibile dalla homepage.
Dove si prenota la vaccinazione
I cittadini che rientrano in questa fascia di popolazione potranno chiamare direttamente il proprio medico di base, a partire da lunedì 22 febbraio e nei giorni successivi, in base ai normali orari già forniti ai pazienti.
Il medico prenderà in carico la richiesta ed effettuerà la valutazione anamnestica, per rilevare l’eventuale presenza di patologie che sconsiglino la somministrazione del tipo di vaccino attualmente disponibile o situazioni in cui sia necessaria la somministrazione in ambiente protetto (ospedaliero). Fisserà poi l’appuntamento al proprio assistito secondo i tempi consentiti dalla disponibilità di vaccini.
Quale vaccino sarà somministrato
Sarà somministrato AstraZeneca. Fra i diversi vaccini resi disponibili allo stato attuale dalla struttura Commissariale nazionale, presenta caratteristiche tali da consentire un utilizzo anche nell’ambito della medicina generale.
La somministrazione della seconda dose del vaccino AstraZeneca è prevista nel corso della dodicesima settimana e comunque a una distanza di almeno dieci settimane dalla prima dose.
È un vaccino sicuro?
Il 29 gennaio è stato autorizzato dall’EMA e il 30 gennaio dall’AIFA. I vaccini vengono autorizzati solo dopo un’attenta valutazione del profilo di sicurezza in base agli studi effettuati nella fase di sperimentazione. In ogni caso il profilo di sicurezza verrà continuamente monitorato anche dopo l’autorizzazione.
Sarà possibile trovare tutte le risposte alle domande più frequenti sui vaccini anti-Covid all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/web/guest/domande-e-risposte-su-vaccini-covid-19
Come funziona?
È un vaccino basato su “vettore adenovirale non-replicativo”, destinato a prevenire la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nelle persone di età pari o superiore ai 18 anni. È progettato per preparare il sistema immunitario a identificare e contrastare il coronavirus (SARS-CoV-2) responsabile della malattia COVID-19. Dopo la somministrazione, l’adenovirus modificato e incapace di modificarsi si lega alla superficie delle cellule umane e penetra nel nucleo della cellula. Lì fornisce il codice genetico per produrre la proteina Spike del coronavirus. Le cellule immunitarie (cellule T) circolanti riconoscono lo stimolo della proteina Spike, inducono una risposta immunitaria cellulare e la produzione di anticorpi neutralizzanti il virus. Il sistema immunitario produce inoltre cellule dotate di memoria difensiva contro la proteina Spike del coronavirus, facilitando il riconoscimento e la risposta immunitaria rapida in caso di futura esposizione al coronavirus responsabile della COVID-19.
La vaccinazione quindi introduce nelle cellule di chi si vaccina solo l’informazione genetica che serve per costruire copie della proteina Spike. L’adenovirus non è in grado di replicarsi e quindi non si può diffondere nell’organismo delle persone che hanno ricevuto la vaccinazione. Dopo la somministrazione l’informazione genetica viene degradata ed eliminata.
Tutte le informazioni su https://www.aifa.gov.it/domande-e-risposte-su-vaccini-vettore-virale
I più letti
Most Read Posts
- Muore 40enne cadendo nel canale con la sua auto a Concordia
- Dal primo marzo, applicate anche a Bastiglia, Bomporto, Nonantola e Ravarino le misure anti-smog
- Lutto a Concordia per la tragica scomparsa di Alan Fava, morto a 40 anni in un incidente stradale
- Lutto a San Felice e San Biagio: è scomparso Roberto Segalina