Zona Arancione, l’ira di CNA:” Ancora una volta decisione incomprensibile e offensiva”
MODENA- “Limitazioni come le zone arancioni sono gravose per molte imprese nella sostanza, ma anche nella forma. E quando queste vengono introdotte senza tener conto della vita reale delle attività economiche, diventano ingiustificate e offensive, finendo per esasperare gli animi”. Con queste parole CNA Modena commenta in una nota stampa il ritorno dell’Emilia-Romagna in zona arancione. Una decisione che, secondo CNA, penalizza le imprese “al di là dei contenuti sanitari dei provvedimenti”.
“Due settimane fa, il rientro in zona gialla avvenne di lunedì, privando molte attività, in particolare quelle della ristorazione, della giornata più redditizia in assenza delle cene, la domenica- prosegue CNA- Non si capisce perché la zona arancione venga invece introdotta di domenica anziché di lunedì, una scelta da molti considerata una vera e propria beffa. Tanto più che i dati sanitari, sia pure in peggioramento, non sembrano determinare un provvedimento di urgenza, considerato che la regione rimane comunque vicina ai parametri da zona gialla”.
“L’impressione– continua la nota di Cna Modena- é che chi prende certe decisioni davvero non sappia cosa significhi gestire una piccola impresa. Un bar, un ristorante, non riprendono o sospendono le proprie attività come un interruttore.“Se si vuole la condivisione delle misure, occorre che queste siano razionali; non é difficile, lontano da ogni tipo di festività, prevedere la definizione delle limitazioni a meta settimana, anziché nel weekend.A tutto questo va aggiunto l’incomprensibile divieto agli spostamenti per raggiungerei il professionista di fiducia (acconciatore, estetica, tatuatori) in un comune diverso del territorio regionale e al di fuori del Comune Capoluogo.“Evidentemente- conclude la nota- malgrado cambino i governi, il buon senso rimane merce rara”.
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