Unimore, libertà e diritto visti attraverso una prospettiva giusfemminista
MODENA- Al Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore per iniziativa del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni vulnerabilità, diretto dal professore Gianfrancesco Zanetti e dell’Archivio storico-giuridico “Anselmo Cassani” nell’ambito del corso di Filosofia del diritto tenuto dal professore Thomas Casadei, si affronta il cruciale tema della libera condizione della persona, ma in una chiave e prospettiva femminista.
“Libertà e diritto: un punto di vista femminista”, è il tema di un incontro online, aperto a tutti e tutte, proposto in collaborazione con il Centro Documentazione Donna di Modena, in programma giovedì 18 marzo alle ore 15.00 che potrà essere seguito in diretta streaming al link: https://eu.bbcollab.com/guest/995230d690434035a751fc1e1dbb0a02. L’appuntamento, che prende spunto dalla recente pubblicazione del volume “Libera scelta e libera condizione. Un punto di vista femminista su libertà e diritto” (della casa editrice Il Mulino, Bologna, 2020) e di cui sono autrici Alessandra Facchi e Orsetta Giolo, sarà presieduto e coordinato dal professore Thomas Casadei (CRID, Università di Modena e Reggio Emilia) e vedrà la partecipazione delle autrici: la professoressa Alessandra Facchi (Università Statale di Milano) e la professoressa Orsetta Giolo (Università di Ferrara). L’argomento della libera scelta – utilizzato dalla retorica neoliberale e non solo – è “il grande imbroglio” che le autrici si propongono di smontare, mostrando come scegliere liberamente spesso giustifichi opzioni contrarie agli interessi delle persone, lesive, della loro dignità e limitanti per le loro possibilità future, in nome della loro stessa libertà. Assumendo un punto di vista femminista, ma proponendo considerazioni che aspirano a essere universalizzabili, il volume suggerisce di problematizzare i caratteri della libera scelta spostando poi l’attenzione sulla libera condizione della persona. In questa diversa prospettiva, assumono rilevanza presupposti sostanziali e requisiti formali che devono esistere affinché una manifestazione di volontà possa essere considerata libera: il diritto e le istituzioni si riprendono così un ruolo chiave nel sostegno di una condizione di libertà nei confronti di tutti i suoi antagonisti, pubblici e privati. L’evento si inserisce nell'ambito del ciclo di tre seminari, dal titolo "Prospettive del giusfemminismo. Diritti, libertà, corpi", ispirati dalla volontà di presentare altrettanti recenti volumi di approfondimento sulle questioni di genere. Il ciclo è promosso in collaborazione con il Centro Documentazione Donna di Modena e affidato al coordinamento scientifico-organizzativo della dottoressa Serena Vantin del CRID: segreteria.crid@unimore.it; www.crid.unimore.it
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