Dal campo nomadi di San Matteo partite più di 60 scorrerie, condannata banda di ladri
BOMPORTO, NONANTOLA- 60 furti compiuti in pochi mesi nel reggiano e nel modenese (finite nei vari raid Bomporto e Nonantola) arrivando anche in Veneto e Lombardia.
Finalmente la "banda", la cui base operativa era il campo nomadi a San Matteo, è stata condannata. Lo ha deciso, venerdì 16 luglio, la giudice Antonella Pini Bentivoglio: 8 in tutto le persone coinvolte.
Nel dettaglio sono stati inflitti cinque anni di pena ciascuno a due fratelli considerati la mente della banda, insieme al padre, condannato a quattro anni e otto mesi. Un altro famigliare ha patteggiato quattro anni, mentre per gli altri quattro, accusati di ricettazioni, sono scattate condanne da uno a due anni e quattro mesi. I primi quattro rimangono in carcere.
Numerosi i danni provocati durante i furti messi a segno: a Nonantola, in una sanitaria, danneggiamenti per 12mila euro con un bottino di 1000; a Soliera il gruppo ha svaligiato un magazzino portando via scatole di caffè, alcune macchine e computer portatili; in un'officina di Crevalcore hanno invece sottratto televisore, tassellatori, saldatrici, trapani, flessibili, smerigliatrici e decine di batteria per attrezzi edili.
Un bottino generale che, da quanto emerso, raggiunge i 250mila euro.
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