Unimore, scuole di specializzazione area medica: 138 contratti in più e 4 nuove specialità
Sul fronte delle Scuole di specializzazione di area medica, Unimore beneficia di un considerevole aumento di borse per il nuovo anno accademico che incomincerà a breve. Rispetto allo scorso anno, infatti, si legge nel comunicato stampa diffuso da Unimore, i contratti attivabili aumentano di 138 unità, passando da 389 a 527.
Così stabilisce il decreto firmato dalla ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. L’aumento di borse rispetto ai numeri inizialmente ipotizzati è stato possibile grazie a quanto previsto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Si registra un importante ampliamento dell’offerta anche per quanto riguarda le specialità, grazie all’attivazione di ulteriori scuole; alle 36 già attive, infatti, si aggiungono 4 nuovi indirizzi: la Scuola di specializzazione in Chirurgia maxillo-facciale, diretta dal Prof. Luigi Chiarini, che avrà a disposizione 3 contratti; la Scuola di specializzazione in Neurochirurgia, diretta dal Prof. Giacomo Pavesi, che potrà contare su 7 contratti attivabili; la Scuola di specializzazione in Neuropsichiatria Infantile, diretta dal Prof. Giuseppe Plazzi, con 8 contratti attivabili; la Scuola di specializzazione in Oftalmologia, diretta dal Prof. Giuseppe Maria Cavallini, che potrà attivare 2 contratti.
Tra le scuole già attive, quelle che hanno beneficiato del maggior incremento di posti sono quelle dell’area clinica, direttamente legate alla gestione dei pazienti con infezione da Sars-Cov2: 20 contratti aggiuntivi spettano, infatti, alla Scuola di specializzazione in Anestesia Rianimazione e Terapia intensiva e del dolore, diretta dal Prof. Alberto Barbieri, mentre 13 in più vanno alla scuola di specializzazione in Medicina Interna, diretta dal Prof. Antonello Pietrangelo.
“Le Scuole di specializzazione di area medica, che riguardano in realtà gli ambiti medico, chirurgico e dei servizi - commenta il Magnifico Rettore Unimore, Prof. Carlo Adolfo Porro - hanno sempre rappresentato un collo di bottiglia particolarmente problematico nel percorso di formazione dei medici. Quest’anno, grazie al decreto appena firmato dalla Ministra Maria Cristina Messa, possiamo affermare con estrema soddisfazione che il nostro Ateneo sarà in grado di rispondere in maniera adeguata alla richiesta di aumento del numero di specialisti, specie nelle discipline direttamente coinvolte nella crisi pandemica. Auspichiamo – prosegue il Rettore – che l’aumento del potenziale formativo si accompagni in prospettiva ad un incremento degli organici, e quindi ad un alleggerimento del gravoso carico lavorativo di tutti e tutte coloro impegnati quotidianamente nelle tante strutture ospedaliere tra Modena e Reggio Emilia. Colgo l’occasione, ancora una volta, per porgere loro a nome dell’intero Ateneo un grande ringraziamento per la dedizione con cui stanno svolgendo la loro attività”. “L’attivazione di quattro nuove scuole - conclude il Rettore Porro - è un’ulteriore segnale di attenzione nei confronti dei tanti medici in cerca di percorsi di formazione all’avanguardia e contribuirà sicuramente all’immissione in ruolo di professionisti e professioniste di alto valore, in grado di rispondere alle numerose istanze del territorio”.
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