Vigili del Fuoco, il nuovo Comandante della Provincia di Modena si presenta
di Simone Guandalini
MODENA - Il nuovo comandante del Vigili del Fuoco della provincia di Modena, Ermanno Andriotto, che prende il posto di Giuseppe Lomoro, il quale assumerà l'incarico di Dirigente per il soccorso pubblico, la Colonna Mobile Regionale e il servizio Antincendio Boschivo presso la Direzione Interregionale del Veneto – Trentino Alto Adige a Padova, si è presentato nella giornata di lunedì 6 settembre alla cittadinanza modenese attraverso un incontro svoltosi al Comando di Modena. .
Andriotto, 57 anni, originario di Adria, in provincia di Rovigo, descrive così la sua esperienza all'interno dei Vigili del Fuoco: "Quella di Modena sarà la mia nona sede. Sono di origini venete, per cui ho svolto nella mia regione la prima parte della mia carriera, poi ho operato in due aree distinte: Piemonte (Cuneo, come Comandante e Torino, mia ultima sede) ed Emilia-Romagna (Ferrara, Bologna e Ravenna). L'Emilia-Romagna è una regione che mi ha dato diverse soddisfazioni e la possibilità di accrescere la mia capacità di gestione di un Comando. Per me è un po' come tornare a casa e sono molto felice svolgere questo compito. A proposito del Comando di Modena, Andriotto nota: "Mi hanno descritto un Comando ben organizzato rispetto alla media. Posso confermarlo dopo pochi giorni, sia sotto l’aspetto umano che sotto l'aspetto professionale. Nella presentazione al personale dicevo che questo mi sprona solo ad impegnarmi ancora di più. Con la pandemia, abbiamo dovuto sperimentare alcune attività di soccorso sui generis: in alcune occasioni magari aiutiamo persone che potrebbero essere positive, quindi il nostro sistema di protezione ha dovuto andare oltre rispetto agli standard pre-Covid. Nelle sedi abbiamo problemi di colleghi colpiti dal Covid". Il nuovo Comandante dei Vigili del Fuoco della provincia di Modena ha poi parlato dei propri progetti alla guida del Comando: "Sono alla nona sede di lavoro e riflettevo in questi giorni sul fatto che se uno lavora per molto in una sede pensa che in quel luogo si agisca nel miglior modo possibile. Cambiare sede, al netto delle difficoltà, (per me è la quinta diversa sede negli ultimi 5 anni) è un accrescimento, per cui certamente porto e ricevo esperienza. In questo modo posso crescere io e cresce anche il Comando, con idee e iniziative nuove. Non voglio stravolgere un Comando che sta viaggiando bene di suo e che ha solo bisogno di piccoli passi per migliorare. Da parte mia c’è, dunque, la volontà di proseguire e portare avanti le iniziative intraprese dai miei predecessori, con qualche piccolo cambiamento. Il Corpo Nazionale, inoltre, beneficerà degli investimenti in programma col Pnrr. Mi risulta che ci sia un impegno per il rinnovamento del parco mezzi e che sia in in itinere un percorso di rinnovamento e aggiornamento delle strutture. Stiamo imboccando una strada che non può portare ad altro che a risultati positivi. Cercherò di non essere l’anello debole di questa catena". Andriotto esprime poi la sua opinione a proposito della collaborazione tra componente permanente dei Vigili del Fuoco e volontari: "Il rapporto tra componente permanente e volontaria a volte è un elemento di contrasto. I due corpi sono legati da un percorso formativo molto diverso, che nel caso dei permanenti dura mesi, mentre per i volontari qualche settimana. Io considero tutti dei Vigili del Fuoco a tutti gli effetti. Ho molto rispetto dei volontari perché dedicano parte del tempo libero per un servizio nobile. Devono, però, avere la consapevolezza dei propri limiti e avere l’umiltà di capire fino a dove possono arrivare. Se i rapporti sono chiari può essere solo un bene. Il mio ruolo è smorzare sul nascere qualsiasi tipo di problema. Ben vengano i distaccamenti volontari, spesso risolutivi con i loro interventi. Credo che vadano aiutati e supportati, ma è chiara l'importanza anche della componente permanente. Stile di comando? Andrebbe chiesto agli altri. Di sicuro una delle mie caratteristiche è l’umiltà. Sento un grande senso del dovere, considero il ruolo dei Vigili del Fuoco come un esempio per il resto della società, soprattutto per i ragazzi. Per questo esigo dai miei uomini il rispetto di certe regole anche al di fuori del servizio. Gli appellativi di eroi angeli vanno guadagnati ogni giorno con sacrificio impegno rispetto voglia di fare e apprendere".
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