L’export modenese mantiene un ottimo trend nel terzo trimestre del 2021
L’estate ha portato a un rallentamento generalizzato dei contagi in tutta Europa e le relative economie sono ripartite pressoché a pieno ritmo. Tuttavia la pausa estiva delle aziende modenesi ha leggermente influito sull’export, pertanto si rileva una lieve flessione congiunturale nel terzo trimestre del 2021: con un valore di 3.660 milioni di euro, risulta in calo del 3,6% rispetto al valore massimo raggiunto nel secondo trimestre.
Tuttavia si tratta comunque di un risultato molto positivo, tanto che l’aumento tendenziale è pari al +17,0%, corrispondente a 531 milioni di euro in più rispetto al terzo trimestre del 2020.
Anche il totale dei primi nove mesi del 2021 mantiene il trend in crescita e con un valore di 10.808 milioni di euro registra un incremento tendenziale del +24,8%, maggiore sia del dato regionale (+18,7%), che di quello nazionale (+20,1%). Tutte le province dell’Emilia-Romagna mostrano sviluppi a due cifre, con Ferrara in testa (+27,2%), l’unica provincia leggermente negativa risulta Piacenza (-0,9%).
Grazie alla buona performance, Modena rimane all’ottavo posto nella classifica delle province italiane per ammontare di export, con Torino che segna l’incremento maggiore (+30,5%), seguita da Firenze (+29,9%). Milano, da sempre in prima posizione, rileva la crescita più bassa di tutte (+17,3%).
I prodotti maggiormente venduti all’estero dalle imprese modenesi rimangono i “mezzi di trasporto” (27,6% del totale) e le “macchine e apparecchi meccanici” (27,4%), seguiti a distanza dalla ceramica (18,1%). I confronti tendenziali dei primi nove mesi mostrano incrementi a doppia cifra per tutti i settori, con in testa il “tessile abbigliamento” (+33,3%), che recupera le copiose perdite subite nel 2020 e registra anche il maggior incremento congiunturale (+44,9%). Seguono i “mezzi di trasporto” (+32,3%), le “macchine e apparecchi meccanici” (+25,2%) e la ceramica (+21,5%). Ottimo anche l’andamento dell’agroalimentare (+14,9%) e del biomedicale (+12,6%).
Per ciò che riguarda la distribuzione dell’export nelle diverse aree mondiali, risultano ancora in forte crescita l’Asia (+36,6%) trainata dalla Cina, l’America Centro Sud (+33,3%) e il Canada e Groenlandia (+27,5%). Gli altri incrementi sono comunque tutti a doppia cifra, con l’Africa del Nord che sale del 22,0% e quella del Sud del 17,9%; ottimo anche l’andamento dell’Oceania (+23,7%) e del Medio Oriente (+20,7%).
Infine il mercato europeo continua ad assorbire più della metà dell’export provinciale (61,4%), con risultati analoghi sia negli ultimi 13 paesi entrati nella UE (+24,3%), sia nel nucleo storico del 14 paesi dell’Unione (+21,9%); risultati buoni ma meno performanti nei paesi europei non appartenenti alla UE (+11,5%), trascinati negativamente dalla Gran Bretagna.
La classifica dei primi dieci paesi di destinazione dell’export modenese conferma gli Stati Uniti al primo posto, con un ottimo trend (+39,4%), seguono i partner storici della provincia Germania (+18,5%) e Francia (+16,7%); tuttavia gli incrementi tendenziali più significativi si registrano verso la Cina (+53,7%), la Polonia (che con un +42,4% entra per la prima volta nella top ten al posto dell’Austria), il Giappone (+37,3%) e la Spagna (+33,6%). L’unico risultato negativo è dato dalla Gran Bretagna (-16,7%) alle prese con vari problemi economici interni e un incremento dei contagi già dall’estate.
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