5 lavoratori in nero e senza Green pass: denunciato imprenditore edile della Bassa
MODENA- Proseguono i controlli dei carabinieri sul rispetto delle recenti norme per il contenimento della pandemia disposti dal Comando provinciale di Modena. Giovedì 27 gennaio, nel territorio della provincia, sono state controllate altre 262 persone e 35 tra attività commerciali e pubblici esercizi.
Nel capoluogo, i militari delle stazioni di Spilamberto e San Damaso- coordinati dalla compagnia di Modena principale- hanno proceduto al controllo di un ristorante. Il titolare è stato sanzionato amministrativamente per il mancato rispetto di più misure di contenimento della pandemia sulla base delle linee guida per la ripresa delle attività economiche. I militari hanno accertato, infatti, la mancata installazione del materiale igienizzante, l'assenza di indicazione della capienza massima di persone e la mancata verifica del certificato verde ai clienti. La sanzione ha comportato la chiusura temporanea dell’attività per cinque giorni. Altro controllo è stato effettuato in un bar della città dove, anche in questo caso, sono state contestate violazioni amministrative al titolare per l'inosservanza di più misure di contenimento della pandemia. Anche in questo caso, le violazioni hanno comportato l’applicazione della sanzione accessoria della chiusura temporanea dell’attività per cinque giorni. In provincia, altra sanzione amministrativa è stata elevata nell’ambito dei controlli espletati nell’alto modenese: dove il titolare di un esercizio pubblico è stato sorpreso a condurre l’attività privo della prescritta certificazione. Nel corso dei controlli effettuati congiuntamente ai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro- al fine di verificare l’osservanza delle norme in materia di sicurezza sul lavoro e il rispetto dei relativi protocolli per il contrasto alla diffusione del virus- i militari hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Modena il titolare di un’impresa edile operante nella Bassa modenese: per aver impiegato manodopera “in nero”, facendo lavorare quattro persone prive di permesso di soggiorno. Oltre che sprovviste di certificazione verde. Per la ditta è stata disposta l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale fino al ripristino della regolarità.
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