Cavezzo, ricostruzione post sisma: via al cantiere delle ex scuole di Disvetro
CAVEZZO- La ricostruzione post sisma a Cavezzo fa un passo importante verso la sua conclusione definitiva, con l’inizio
dei lavori che porteranno al recupero dell’edificio delle ex scuole di Disvetro, inagibile dai terremoti dei 2012, e che riguarderà anche il parco pubblico adiacente.
Un recupero, a cura della Barbieri Costruzioni di Parma, che appare particolarmente complesso: i danni provocati dai terremoti di quasi dieci anni fa hanno infatti causato crolli di porzioni del tetto, di soffitti, controsoffitti e solai. Oltre a distacchi della facciata e degli infissi e alle infiltrazioni d’acqua nelle travi di legno causate dallo spostamento delle tegole.
Le operazioni previste riguardano il ripristino della simmetria strutturale. Questi gli interventi nel dettaglio:
- la riparazione delle murature e il loro raddoppio
- l’inserimento di un sistema di incatenamento nelle facciate nord e sud- che presentano lesioni dovute all’attivazione di movimenti di ribaltamento e rotazione della facciata- in modo da migliorare il comportamento del fabbricato e prevenire ribaltamenti in caso di sismi.
- Il consolidamento dei solai e il ripristino o sostituzione delle pavimentazioni, la cordolatura e i lavori in copertura.
- il rinforzo dei pilastri tra le finestrature
- Il rifacimento degli impianti.
Il tutto per ridare vita a un edificio che ospitava una scuola considerata di grande valore dal punto di vista didattico e che, nei locali della ex mensa agibili, ospita attualmente le lezioni di catechismo e la celebrazione della Santa Messa la domenica. Ma anche la sede del Teatrino di Edo e le lezioni di Tai Chi.
“Finalmente cominciamo a vedere la fine di un percorso lungo e difficile – commenta la sindaca Lisa Luppi – per uno degli ultimi grandi cantieri della ricostruzione. Una volta restituito alla comunità di Disvetro, vogliamo che torni ad essere un punto nevralgico della frazione, che abbiamo assolutamente intenzione di rivitalizzare. Per quel che riguarda il suo uso futuro, andrà ripreso il dialogo che avevamo intrapreso con i residenti, nel rispetto della storia di un luogo che tornerà sicuramente ad aprirsi a bambini e famiglie”.