Il nuovo comandante Euro Bellei: “Ecco come cambia la Polizia Locale Area Nord”
Di Antonella Cardone
SAN FELICE, CAMPOSANTO, CONCORDIA, SAN POSSIDONIO, MEDOLLA E SAN PROSPERO – Sicurezza stradale, lotta al Covid, sicurezza urbana: sono queste le priorità dettate dal nuovo comandante della Polizia Locale Area Nord, Euro Bellei. Nominato da pochi giorni, di lui i suoi uomini dicono che c’è un motto che lo racconta bene: “E’ responsabilità mia“, che è quello ama dire in un’epoca in cui tutti fanno la gara a deresponsabilizzarsi, a non onorare impegni, a scivolare dai doveri. E ribalta quel “Non è mia responsabilità” che troppo spesso i cittadini si sentono dire quando hanno rapporti con la pubblica amministrazione.
Per Bellei invece, la parola è una sola e la volontà di impegnarsi ferrea. Non stupisce, quindi, che abbia accolto la richiesta dei sindaci di assumere un compito delicatissimo, lui che pure aveva tutti i i requisiti per andarsene in pensione: mettersi a capo della Polizia Locale Area Nord nell’anno primo senza Mirandola. Ovvero, di un corpo di polizia rimasto dal giorno alla notte senza un terzo dei suoi uomini, con la metà delle attrezzature e senza un comandante.
Effetto della Mirandolexit, la scelta tutta politica del Comune leghista di Mirandola di abbandonare l’Unione Comuni Area Nord di cui era capofila.
Per capire la valenza dell’impegno chiesto al neo comandante, basta immaginare che vi chiedano di occuparvi di un supermercato dove all’improvviso la politica dice di togliere tutto il reparto fresco: via i frigoriferi, via gli espositori, via la frutta, la verdura, i formaggi e la carne. I fornitori consegnano metà delle altre cose, il direttore del supermarket è andato via e i clienti sono pronti a entrare e sbuffano davanti alle porte. Trentacinquemila clienti, per la precisone, perché tanti sono i cittadini della Bassa che deve coprire la Polizia Locale Area Nord.
Di esperienza Bellei ne ha tanta, abbastanza da non farsi spaventare troppo da un impegno del genere. Agente fin dal 1997 a San Prospero, poi ispettore a Concordia e di nuovo, dal 2006 a San Prospero come comandante. Ha voluto a fianco a sè, come vicecomandante, braccio destro e sodale, Claudio Rossi, l’altro decano dei vigili urbani della Bassa, conosciuto e stimato per il lavoro fatto a Finale Emilia, a Novi, poi a San Possidonio come comandante.
Con loro ci sono trenta agenti, di cui 14 agenti donne, una bella squadra salda, coesa, piena di competenze tecniche, con l’empatia necessaria per affrontare situazioni spesso dolorose, come gli incidenti stradali mortali, e il sangue freddo per venire a capo delle tensioni sociali che a volte si creano anche da un nonnulla.
Il Corpo è stato diviso in tre unità operative che aggregano i sei Comuni sopravvissuti alla Mirandolexit. C’è Concordia con San Possidonio, guidata da Claudio Rossi; Medolla e San Prospero con Alessandro Bernardi; San Felice e Camposanto con Gianni Luppi.
La scelta di aggregare a coppie i Comuni potrebbe far storcere il naso a qualcuno che non si trova più in paese il suo comandante, ma lo divide col paese vicino. In realtà, osserva Bellei, “Così si garantisce una copertura del territorio migliore, viste le mutate condizioni in cui ci troviamo”. E permette agli agenti un respiro più ampio nell’organizzazione dei sui turni e delle ferie.
L’organizzazione interna è stata la priorità per il neo comandante, che è stato nominato ufficialmente, con tutti i poteri che ne conseguono, diversi giorni dopo che il vecchio comandante Gianni Doni se ne era andato per andare a guidare il Corpo di Polizia Locale di Mirandola. Coi vertici vacanti, a gamba tesa e con insolita tempestività su questo è arrivato un duro attacco politico dal centrodestra, che ha bollato l’inizio d’anno come “partito nel peggiore dei modi“. E dopo? Sono in tanti ad avere notato che in difesa del Corpo da questo attacco si sono levate ben poche voci politiche. Non pervenuto, ad esempio, l’assessore alla Sicurezza dell’Unione Area Nord, il sindaco Michele Goldoni, come silenti sono stati tutti gli altri sindaci che eppure sono punti di riferimento politici e amministrativi della polizia locale, e un attacco al Corpo è un attacco a loro.
Ma basta con la cronaca politica. Bisogna mettere in fila le priorità. Organizzazione, come detto, e quando gli si chiede di scegliere di mettere in fila i grandi temi da perseguire nel suo mandato il neo comandante Bellei indica al primo posto la sicurezza stradale (i rilievi degli incidenti stradali, sì, ma anche l’educazione stradale nelle scuole) al secondo il rispetto delle norme anti Covid (i controlli e le sanzioni, sì, ma anche l’aiuto a districarsi tra le norme) al terzo garantire la sicurezza urbana. Un tema molto ampio che copre anche quelle piccole accortezze che garantiscono il vero controllo del territorio.
Ad esempio, gli accertamenti anagrafici. Si possono fare a campione, ma Bellei e Rossi li vogliono fare tutti in presenza, perché solo andando di casa in casa si possono individuare con occhio esperto i germi delle situazioni di criticità: violenza in famiglia, degrado, problemi psichiatrici. Prima che esplodano.
Certo, capita anche che gli agenti si scontrino con cittadini a volte ostili. Se non proprio stupidi. Come quel padre che andò a protestare dai Vigili per il sequestro del motorino della figlia. Davanti alla ragazza le disse: “Non ti preoccupare, papà ti compra un motorino nuovo”. Roba da far cadere le braccia.
Sono eccezioni, per fortuna. Grosso modo i cittadini della Bassa sono ligi e rispettosi delle regole, e siamo in un contesto di benessere diffuso, in cui pochi hanno problemi a pagare assicurazione, bollo e revisione.
Ma le tensioni economiche aumentano, come ovunque, e come ovunque aumentano i prepotenti, gli spacconi, i bulli: c’è bisogno di tenere il polso della situazione e coadiuvare le altre forze dell’ordine.
Per questo il mandato Bellei vuole aprire di più ai cittadini. Segnalazioni, indicazioni dei problemi richieste di intervento, sono ben accette. L’interrelazione deve essere continua per costruire una maglia sociale larga e solida, in cui tutti stiano comodi. E sicuri.
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