Struttura tecnica sismica Ucman, Golinelli e Zavatti (Lega): “Si rischia il blocco delle autorizzazioni”
Attraverso un comunicato stampa, Guglielmo Golinelli, consigliere comunale Lega a Mirandola e nel Consiglio Ucman, e Lavinia Zavatti, capogruppo Lega Ucman, intervengono a proposito della struttura tecnica sismica:
“È molto preoccupante e grave il tenore della risposta fornita durante il Consiglio Ucman all’interpellanza presentata dalla Lega sul futuro della struttura tecnica sismica dell’Unione. Preoccupante per l’incertezza delle informazioni fornite, nonostante ad oggi la struttura sia azzerata, e grave per l’importanza e la delicatezza che questo servizio svolge per un territorio che si trova in zona sismica, come il nostro, e che sta affrontando una fase cruciale per la chiusura della ricostruzione MUDE e non solo. La richiesta di urgente chiarimento è stata presentata a seguito delle ulteriori dimissioni del caposervizio (che ha cessato l’attività al 31 dicembre), dopo che, tra giugno e novembre, si erano già dimessi gli altri due tecnici incardinati nell’ufficio, senza che si fosse riusciti ad operare un reintegro anche solo parziale.
Rileviamo come, nel rispondere, il presidente Calciolari non fornisca alcun dato certo, ma parli solo di “immaginati percorsi”, che vedrebbero come soluzione il possibile convenzionamento con la struttura tecnica sismica di un’altra Unione sul territorio provinciale, ferma restando la necessità di assumere comunque un ingegnere che possa garantire almeno l’approntamento delle istruttorie, o tramite procedura di assunzione o attraverso un appalto di servizio, ovvero incaricando un tecnico sul mercato privato. Affermazioni che però cozzano sonoramente rispetto alle scelte in materia di
personale attuate, che hanno appena visto la soppressione della posizione organizzativa proprio in questo strategico servizio e che, rispetto all’immaginata procedura di assunzione, non hanno ancora previsto alcuna pubblicazione.Rispetto poi all’ipotesi di incarico a uno studio privato attraverso un appalto di servizio, riteniamo questa opzione quanto di meno opportuno possibile, stante una situazione che vede praticamente tutti gli studi tecnici del territorio coinvolti o impegnati, a vario titolo, in pratiche della ricostruzione. E su questo fronte appaiono ancora più gravi le parole del presidente dell’Unione che fa riferimento a interlocuzioni già aperte con alcuni studi tecnici della zona. Con che criteri avverrebbe la scelta? Come sarebbero valutate le collaborazioni in essere tra tecnici, nel rilascio di pareri e autorizzazioni? I profili di potenziale conflitto di interessi su questo punto appaiono davvero rilevanti.
Nessun cenno, poi, alla temporaneità di tale paventata soluzione e quindi l’implicita conferma della volontà di abdicare ad avere una struttura tecnica sismica in Unione, che funga ulteriormente da supporto ai servizi SUE e LLPP dei comuni in questa delicata fase della ricostruzione, che già sconta una preoccupante carenza di personale sisma. Già da qualche settimana non arrivano pareri su varianti e autorizzazioni e il rischio concreto è che si crei un arretrato tale da richiedere mesi per l’evasione delle pratiche, in danno a cittadini, tecnici e imprese. Nessun elemento certo, nessuna data prevista per l’avvio o la conclusione delle procedure di assunzione o di convenzionamento, davvero impressionano i placidi toni con cui viene raccontato uno scenario dai risvolti potenzialmente così critici”.
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