Sgominata banda di trafficanti. 415 i chili di droga sequestrati tra cocaina, eroina, hashish e marijuana
MODENA- Nel corso della mattinata di oggi, la polizia di Stato e l’arma dei carabinieri di Modena- su ordine della Procura di Bologna, della direzione distrettuale Antimafia (dottor Marco Forte e dottor Giuseppe Amara) e con il coordinamento del procuratore Giuseppe Amato- hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Bologna (il dottor Letizio Magliaro) nei confronti di 20 persone: 19 in custodia cautelare in carcere e una sottoposta a divieto di dimora nella Provincia di Modena. Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere, finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti: prevalentemente di cocaina.
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Sono state eseguite, inoltre, 45 perquisizioni domiciliari. L’attività- originata dalle congiunte risultanze acquisite dai poliziotti della squadra mobile della questura di Modena e dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri di Modena- ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza in relazione all’esistenza di un’associazione criminale, attiva quanto meno a partire dal 2018, dedita al traffico di sostanze stupefacenti. Le investigazioni hanno consentito di ricostruire l’intero organigramma del sodalizio criminale. A capo dell'associazione tre fratelli: ritenuti gli organizzatori, i reclutatori dei sodali e gli individuatori di fornitori e luoghi di stoccaggio dello stupefacente. Il secondo livello composto da partecipi, di varie nazionalità, con funzioni di rilievo nell’attività di supporto materiale e logistico all’associazione (gestione dello stupefacente e rapporti con i fornitori e acquirenti). Al terzo livello corrieri, magazzinieri e prestanomi: che favorivano l’associazione e ne consentivano il funzionamento. Al quarto livello, infine, gruppi di criminali dediti prevalentemente allo spaccio al dettaglio. L’organizzazione contava su una rilevante dotazione materiale costituita da armi, diverse basi logistiche per la custodia di ingenti partite di sostanze stupefacenti, automobili (alcune delle quali modificate per le finalità di trasporto dello stupefacente) denaro e innumerevoli utenze e telefoni cellulari criptati. L’indagine, infatti, ha evidenziato come i consueti mezzi di investigazione, compresi i tradizionali metodi di intercettazione, seppur fondamentali nel lavoro degli inquirenti, venivano elusi dagli indagati, che prediligevano l’uso di piattaforme di comunicazione criptata. Proprio dalla complessa analisi delle conversazioni, con preventiva associazione tra i pin utilizzati e il nome degli utenti,le forze dell'ordine hanno avuto accesso a un archivio di messaggi di testo, foto, audio e chat attachment di estrema importanza: consentendo sia di identificare compiutamente alcuni utilizzatori, sia di ricostruire a ritroso le attività illecite del gruppo. Nel corso delle attività d’indagine, anche condotte presso la Procura di Modena, sono state tratte in arresto 42 persone e sequestrati 18 chili di cocaina, 5 chili di eroina, 300 chili di hashish, 92 chili di marijuana e 95 piantine della medesima sostanza: nonché 230 mila euro in contanti e 6 pistole con relativo munizionamento. L’attività ha visto l’impiego di circa 200 unità tra carabinieri e agenti della polizia di Stato. Oltre al supporto delle unità cinofile.
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